giovedì 31 gennaio 2008

INTO THE WILD e la Felicità!!!

Due sere fa sono andata al cinema a vedere Into the Wild. Nel frattempo avevo letto il libro (anzi meglio sarebbe dire FAGOCITATO!!!)...
Il film mi ha colpito moltissimo e non escludo che nei prossimi giorni possa ritornare al cinema a vederlo di nuovo...
E' un film profondamente spirituale, pieno di spunti di riflessione. I dialoghi sono significativi e pieni di saggezza!!!
Le scene sono particolari: inquadrature molto strette e telecamera spesso tenuta a spalla.
Musica bellissima e parte integrante del film, spesso ne completa il significato. Non un contorno, ma film stesso!!!
Scene bellissime, panorami grandi... Insomma, tutti gli ingredienti per un film da vedere!!!
Ma quello che mi ha colpito di più è quello che mi è rimaso dopo... i pensieri che mi sono restati attaccati, nell'anima, nel profondo.
Ho sempre pensato, fin da giovanissima, che chi si accontenta della felicità che trova nelle piccole cose di tutti i giorni, in fondo si accontenta di una piccola felicità e si consola trovando motivi di gioia in quella routine da cui non riesce a sfuggire.
Ma in fondo, che cosa sono le piccole cose di tutti i giorni???
Non si può fare il giro del mondo sempre, non si può sempre sfidare la morte e attraversare esperienze estreme per avere emozioni... La vita di tutti i giorni E' LA VITA!!!
Sfidare la sorte, mettere alla prova le proprie capacità di sopravvivenza in un ambiente ostile... questo attirava Chris McCandless... Questo era il suo sogno, quasi un ossessione... Ma poi alla fine che cosa ha capito?
Che la felicità è condivisione, è vivere in mezzo agli altri cercando di fare del bene, è una famiglia, una casa nel bosco, dei bambini..... Questa è vita di tutti i giorni!!!
Due anni in giro ramingo, sfidando la sorte, rischiando la vita... per arrivare a questa conclusione!!! E quando finalmente aveva capito, era giunto alla maturità, alla saggezza, la morte, che da un po' lo inseguiva, lo ha raggiunto!!!
Se Chris avesse potuto uscire da quella situazione e avesse potuto ritornare nel mondo, probabilmente sarebbe ritornato dai suoi genitori, li avrebbe perdonati, li avrebbe abbracciati (come l'ultima scena suggerisce) e avrebbe cominciato la sua vita, vita di tutti i giorni... Ma gli sarebbe bastata???
Come non sarebbe senz'altro bastata a lui, non basta a me!!!
Sono consapevole che questa sensazione mi crea infelicità e disagio, a volte.
Sento che nella mia vita mi sfugge qualcosa, qualcosa che non riesco a trattenere!!!
Vorrei fare grandi cose, vorrei raggiungere delle vette che mi vergogno anche solo a pensare, tanto sono ambiziose... e non riguardano affatto la carriera, i soldi o altro. Avrei potuto laurearmi e diventare un avvocato. A pochissimi esami dalla laurea ho mollato tutto e l'avvocato per cui già lavoravo mi ha detto: "Ma come puoi lasciare tutto? Potresti fare grandi cose... ma non hai la minima ambizione per la tua vita?". In Tribunale già mi chiamavano dottoressa e mi trattavano come tale... Avrei potuto fare grandi cose..... ma chi se ne frega!!!
In questo capisco Chris alla perfezione!!!!
Le mie ambizioni sono così diverse da quelle della stragrande maggioranza delle persone... e sono così impalpabili, così spirituali che trovo difficile anche solo parlarne...
La vita di tutti i giorni va benissimo, in quella si può trovare la gioia e la felicità, certo... ma affinchè sia vera gioia, totale estasi occorre condirla con qualcosa di più, di diverso... che non ha niente a che fare con i soldi, con la carriera, con la materialità...
E' un cammino spirituale fatto di contemplazione delle cose meravigliose che Dio ci ha dato, di gentilezza e aiuto nei confronti del prossimo, di Verità, di perdono verso le persone che ti hanno fatto del male, un cammino fatto di intraprendenza e coraggio, di curiosità e apertura...
Cavoli, tutto questo è molto più difficile di una laurea....
Non so se mai arriverò alla sommità di questa montagna, che da quaggiù sembra tanto grande, non so.... penso che la cosa importante, veramente importante nella vita, sia almeno provare a scalarla, senza farsi scoraggiare dai piccoli insuccessi, senza arrendersi... un passo dietro l'altro... E se si arriva alla fine dei propri giorni che la vetta è ancora sopra di noi, almeno avremo avuto la soddisfazione di averci provato... e in ogni caso godremo di una vista migliore di chi, rimasto a valle, si è accontentato di vedere gli altri partire...
Io voglio, intensamente, con tutte le mie forze, percorrere quel sentiero verso la cima!!!
Solo così potrò essere felice!!!
E solo condita con questa ricerca che le piccole cose possono dare una felicità autentica, che la vita di tutti giorni potrà uscire dall'ordinario per diventare straordinaria... senza questo ingrediente le piccole cose daranno solo una piccola felicità!!!!
Un abbraccio
Francesca

lunedì 28 gennaio 2008

Il coperchio del mare.



Ho letto un libro delizioso...
Il coperchio del mare di Banana Yoshimoto. E' il mio primo approccio alla letteratura nipponica e devo dire che non sono rimasta affatto delusa.
La storia è semplice, lieve, delicata come le raffigurazioni giapponesi, come le donne in Kimono...
E' un racconto di Amore e Amicizia, di Nostalgia e Ricordi, ma anche di Speranza e di Rinascita...

"...
Non so come cambierà questo paese in futuro. Io comunque vado in giro ogni giorno camminando su queste mie gambe con la voglia di accarezzare la terra. Perchè sulle strade seminate di amore alla fine sbocciano i fiori.
..."

domenica 27 gennaio 2008

ARBEIT MACHT FREI

Immagine senza commento.....

sabato 26 gennaio 2008

Ho finito il libro...


Ho terminato il libro proprio stamattina...
La struttura del testo, cronaca giornalistica piuttosto fredda e quasi distaccata, nulla toglie all'emozione della lettura. Anzi, forse in un certo senso da più spazio alla sensibilità individuale, al cuore e al sentire di ognuno.
Chris, ora lo so, non era uno sprovveduto o un matto, e nemmeno un ribelle fine a se stesso... era un esploratore! Voleva esplorare la Natura, voleva scoprirla da solo, senza mappe, senza l'aiuto di nessuno e non era, come qualcuno ha detto, un ragazzino senza preparazione. Sapeva il fatto suo, sapeva cavarsela egregiamente e lo ha fatto per molte settimane...
Era un'esploratore dello spirito, delle capacità umane. Era alla scoperta dell'uomo-animalenellanatura, alla ricerca di un modo di vivere senza impatti, senza lasciare traccia, senza portare sofferenza...
Alla fine si è reso conto che però la vita solitaria era limitata, che NON ESISTE VERA FELICITA' SENZA CONDIVISIONE e aveva deciso di tornare alla civiltà, ma una serie di circostanze avverse glielo hanno impedito...
E' morto di fame, ma non perchè non fosse in grado di procurarsi da mangiare (l'estate in Alaska è ricca e generosa!!!) ma per un'altra circostanza avversa...
Ammiro molto Chris McCandless per quello che è stato capace di fare, per il suo aver messo in pratica quello che tanti di noi solo dicono e non fanno...
Ha pagato con la vita per questo, ma è morto VIVO!!!


giovedì 24 gennaio 2008

LETTERA DI CHRIS


".........
Vorrei ripeterti il consiglio che già ti diedi in passato, ovvero che secondo me dovresti apportare un radicale cambiamento al tuo stile di vita, cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perchè è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso.
........
Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o principalmente dalle relazioni umane. Il Signore l'ha disposta intorno a noi e in tutto ciò che possiamo sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale.
La mia opinione è che non hai bisogno nè di me nè di nessun altro per portare questa gioia nella tua vita. E' semplicemente li che ti aspetta, che aspetta di essere afferrata, e tutto quello che devi fare è tendere la mano per prenderla.
......."
Chris McCandless

sabato 19 gennaio 2008

Into the wild - Nelle terre selvagge

Il 25 gennaio esce in Italia questo film... ed io già so che mi piacerà immensamente!!!
E' uscito proprio in questi giorni anche il libro che ha ispirato il film.
Ho avuto modo di vedere alcuni spezzoni, alcune scene dell'opera e sono certa che sarà una autentica emozione. Questi sono i film che fanno per me...
Spero solo, dopo, di non fuggire anch'io per isolarmi in mezzo alla natura...
Appena esce vado a vederlo!

AMERICAN GANGSTER

Ieri sera, con due care amiche, ho iniziato quella che spero diventerà una abitudine mensile...
Una cena fuori, possibilmente etnica (ieri abbiamo optato per l'indiano!!!) e poi un cinema o un teatro.
Non era nostra intenzione andare a vedere questo film (in realtà eravamo partiti con l'idea di vedere "Leoni per agnelli"), ma poi, ed è troppo lungo spiegare come e perchè, ci siamo infilati nella sala dove proiettavano questa nuova pellicola di Ridley Scott.
Fine anni '60, inizi anni '70: l'America è in piena guerra del Vietnam e la droga circola nelle grandi città come fosse acqua minerale... Le atmosfere sono cupe, fredde, invernali. E' un film dove dominano i toni del nero e del grigio, dove tutti o quasi tutti sono brutti, sporchi e cattivi... Dove New York assomiglia più ad una nuova Gomorra che a una città moderna e civile, dove la polizia spaccia la droga che sequestra ai gangsters e quelli onesti sono messi alla gogna... In questa atmosfera si muovono i due protagonisti: Denzel Washington, l'ex autista di un boss che riesce, con eleganza, astuzia e ordine, a diventare l'incontrastato principe della droga newyorkese e Russel Crowe, il poliziotto onesto e incorruttibile, ammirato ma anche odiato dai colleghi proprio per la sua onestà... Il film ha un ritmo costante, forse ci mette un po' a carburare, ma poi ti prende e ti incolla allo schermo fino all'ultimo fotogramma...
Altra nota positiva: da Scott mi attendevo un film truculento e assai violento, invece la pellicola non eccede in scene sanguinolente o in esplosioni con botto... Certo, qualche scena forte c'è, ma senza inutili eccessi!!!
E' un film che a me è piaciuto molto e che consiglio!

giovedì 17 gennaio 2008

La passione e la ragione!

Pensiero tratto dal TTForum...

"Qualcuno mi disse che la ragione e la passione sono per l'Uomo cio` che il timone e la vela sono per la barca. La vela, gonfia di vento, imbrigliandone la forza sospinge la barca, e la barca non potrebbe muoversi senza tale afflato. Il timone dirige saldamente la barca lungo la rotta prestabilita. Cosi` le passioni e le emozioni ci sospingono nella traversata della nostra esistenza, e la ragione ci guida lungo il tragitto. D'altronde, senza vela il timone sarebbe uno strumento inutile, perche` la barca galleggerebbe immobile come un guscio di noce nel mare vasto. Inoltre, senza timone saremmo in balia degli alisei e delle tempeste, incapaci di tracciare la rotta."

Ho riportato qui questo pensiero di Dwergar perchè è un bellissimo pensiero e mi piaceva l'idea che trovasse albergo nella mia casa virtuale!!!

I disegni di Marta!!!

Questi sono gli ultimi disegni fatti al computer da mia figlia Marta. Questo, di disegnare al computer, è uno dei suoi passatempi preferiti.
In questi giorni, di pioggia continua e di freddo, stiamo molto in casa.
Per tenerli occupati, dopo i compiti, di solito giochiamo con la pasta di sale, facciamo biscotti (ma non si possono fare sempre, perchè poi bisogna anche mangiarli... oibo!!!), giochiamo a carte (Giovanni è un asso a Belotta - chi conosce questo gioco???), qualche volta guardiamo la TV...

Verso sera, quando vado in cucina a preparare la cena, Marta sale in studio e si mette a disegnare al computer. I suoi disegni mi piacciono molto. Sono molto colorati, espressivi e pieni di gioia...



Questo in particolare è il mio preferito. Raffigura i miei figli che costruiscono un pupazzo di neve. Marta e Giovanni si ricordano ancora di Mister22, un grande pupazzo di neve che abbiamo fatto in giardino tre inverni fa (o forse erano due...), quando aveva nevicato moltissimo. Si chiamava Mister22 perchè era il 22 di febbraio!!!
Si è sciolto quasi subito, purtroppo. Dopo due, tre giorni di lui era rimasto solo un triste mucchietto di neve con di fianco una carota e due bottoni...
Adoro i miei figli... Ogni mattina, quando vado a svegliarli per prepararli per la scuola oppure quando la sera entro nella loro stanza per controllare che siano ben coperti, mi soffermo qualche istante ad osservarli.
Sono meravigliosi.... quando dormono!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Un abbraccio
Francesca








martedì 15 gennaio 2008

Nuovo amico.

E' con immenso piacere che inserisco tra la lista degli amici il blog di Dous, Cose mai scritte prima.

E' un bel blog, con tante bellissime foto e tanta poesia.
Visitatelo.

L'orecchio acerbo.


(disegno fatto al computer da mia figlia Marta)

Ho commesso un autentico scippo... Ho rubato questa deliziosa poesia dal blog di Paola...

Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato
tutto, tranne l'orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi, lei ha una certa età,
di quell'orecchi verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: dica pure che son vecchio,
di giovane m'è rimasto soltanto quest'orecchio.
E' un orecchio bambino, mi serve per capire
le voci che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quello che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose
che ad un orecchio maturo sembrano misteriose...
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.
(Gianni Rodari)

lunedì 14 gennaio 2008

Rendimi sereno, Signore.


Dammi nel frastuono
della mia giornata
la calma delle vette eterne.
Allenta la tensione
dei miei nervi
e dei miei muscoli,
così che io possa scoltare
nella mia memoria
la musica dolce
del mormorante ruscello.
Aiutami a riscoprire
il magico ristoro del sonno.
Insegnami l'arte di sostare
un poco a guardare un fiore,
a chiaccherare con un amico,
a carezzare un cane,
a leggere poche righe
da un buon libro.
Rendimi più sereno, Signore,
affinchè io possa affondare
le mie radici nel terreno
degli eterni valori della vita.
(Yogananda)

venerdì 11 gennaio 2008

L'ULTIMA LETTERA CONTRO LA GUERRA



Brano tratto da "Lettere contro la guerra" di Tiziano Terzani.

...
Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità. Lentamente bisogna liberarcene. Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.
Riprendiamo certe tradizioni di correttezza, reimpossessiamoci della lingua, in cui la parola "dio" è oggi diventata una sorta di oscenità, e torniamo a dire "fare l'amore" e non "fare sesso". Alla lunga anche questo fa una grossa differenza.
E' il momento di uscire allo scoperto, è il momento di impegnarsi per i valori in cui si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con le armi.
Soprattutto dobbiamo fermarci, prenderci tempo per riflettere, per stare in silenzio. Spesso ci sentiamo angosciati dalla vita che facciamo, come l'uomo che scappa impaurito dalla sua ombra e dal rimbombo dei suoi passi. Più corre, più vede la sua ombra stargli dietro; più corre, più il rumore dei suoi passi si fa forte e lo turba, finchè non si ferma e si siede all'ombra di un albero.
Facciamo lo stesso.
Visti dal punto di vista del futuro, questi sono ancora i giorni in cui è possibile fare qualcosa. Facciamola. A volte ognuno per conto suo, a volte tutti assieme. Questa è una buona occasione.
Il cammino è lungo e spesso ancora tutto da inventare. Ma preferiamo quello dell'abbruttimento che ci sta dinanzi? O quello, più breve, della nostra estinzione?
Allora: Buon Viaggio! Sia fuori che dentro.

giovedì 10 gennaio 2008

RICETTE VEGETARIANE.


Ho smesso di mangiare la carne... Sono molto felice della decisione presa, ma nel contempo sono un po' disorientata e ho timore di fare qualcosa di sbagliato, di non apportare al mio corpo tutto quello di cui ha bisogno!
Ho un paio di libri di ricette vegetariane, ma non mi soddisfano un gran che, mi sembrano un po' scipite e tristi...
Cerco ricette vegetariane di zuppe, legumi, seitan e tofu. Quelle che a voi piacciono di più, quelle che voi stessi fate di tanto in tanto per il vostro palato.....
Sono una brava cuoca, quindi non temete di proporre ricette anche un po' azzardate...
Aspetto qualche proposta...
Un abbraccio
Francesca

lunedì 7 gennaio 2008

Acquario di Montecarlo


Sanremo-Montecarlo.... meno di un ora!!!
Ho portato i bambini a visitare il Principato e poi siamo andati a vedere l'acquario. Non è grande come quello di Genova, ma ha il suo fascino. Ai bimbi è piaciuto moltissimo!
Se vi capita di passare da quelle parti........

La gabbia arrugginita!


Ho un caro, carissimo amico che mi ha inviato una mail nella quale c'era anche questa bella storiella che vi voglio regalare.
Possa essere per tutti voi un augurio per iniziare l'anno nuovo con maggiore consapevolezza.
Un abbraccio

Francesca


C'era una volta un uomo di nome George Thomas, era pastore protestante e viveva in un piccolo paese.
Una mattina della Domenica di Pasqua stava recandosi in Chiesa, portando con se una gabbia arrugginita. La sistemò vicino al pulpito. La gente era alquanto scioccata. Come risposta alla motivazione, il pastore cominciò a parlare: 'Ieri stavo passeggiando quando vidi un ragazzo con questa gabbia. Nella gabbia c'erano tre uccellini, tremavano dal freddo e per lo spavento. Fermai il ragazzo e gli chiesi: 'Cos'hai lì figliolo?' 'Tre vecchi uccelli' fu la risposta. 'Cosa farai di loro?' chiesi, 'Li porto a casa e mi divertirò con loro', ripose il ragazzo. 'Li stuzzicherò, gli strapperò le piume cosi litigheranno. Mi divertirò tantissimo'. ' Ma presto o tardi ti stancherai di loro. Allora cosa farai?' 'Oh, ho dei gatti' disse il ragazzo. 'A loro piacciono gli uccelli, li darò a loro'.
Il pastore rimase in silenzio per un momento.
'Quanto vuoi per questi uccelli, figliolo?'
'Cosa??!!! Perchè? Mica li vuoi, Signore, sono uccelli di campo, niente di speciale. Non cantano. Non sono nemmeno belli!''
"Quanto?'' chiese di nuovo il pastore. Pensando fosse pazzo il ragazzo disse, '10 dollari!'
Il pastore prese 10 dollari dalla sua tasca e li mise in mano al ragazzo. Come un fulmine il ragazzo sparì. Il pastore prese la gabbia e con delicatezza andò in un campo dove c'erano alberi ed erba. Apri la gabbia e con gentilezza lasciò liberi gli uccellini.

Cosi si spiega il motivo per la gabbia vuota accanto al pulpito.

Poi iniziòa raccontare questa storia:
Un giorno Satana e Gesù stavano conversando. Satana era appena ritornato dal Giardino di Eden, era borioso e si gonfiava di superbia.
'Si, Signore,ho appena catturato l 'intera umanità. Ho usato una trappola che sapevo non avrebbe trovato resistenza, ho usato un'esca che sapevo ottima. Li ho presi tutti!
''Cosa farai con loro?' chiese Gesù.
Satana rispose,'Oh, mi divertirò con loro!. Gli insegnerò come sposarsi e divorziare, come odiare e farsi male a vicenda, come bere e fumare e bestemmiare. Gli insegnerò a fabbricare armi da guerra, fucili e bombe e ad ammazzarsi fra di loro. Mi divertirò un mondo!'
"E poi, quando avrai finito di giocare con loro, cosa ne farai?', chiese Gesù.
"O, li ucciderò, esclamò Satana con superbia.
"Quanto vuoi per loro?' chiese Gesù.
'Ma va, non la vuoi questa gente. Non sono per niente buoni, sono cattivi. Li prenderai e ti odiaranno. Ti sputeranno addosso, ti bestemmieranno e ti uccideranno. No, non puoi volerli!!"
''Quanto?" chiese di nuovo Gesù.
Satana sogghignando disse: 'Tutto il tuo sangue, tutte le tue lacrime e la tua vita.'
Gesù disse: "AFFARE FATTO!"
E poi pagò il prezzo.
Il pastore prese la gabbia e lasciò il pulpito.