domenica 31 agosto 2008

12 ANNI INSIEME A TE!!!



Siamo come il cane e il gatto....
Siamo come il giorno e la notte...
Siamo come la luce e il buio...
Come l'acqua e il fuoco... il silenzio e il rumore...
Il mare e la montagna... il riso e il pianto...
Siamo come una carezza e un pugno...
Siamo noi... Roberto e Francesca.
Siamo così diversi noi due... eppure...
TI AMO IMMENSAMENTE!!!

31 agosto 1996...

lunedì 11 agosto 2008

Le città invisibili


Ho letto "Le città invisibili"...
Anzi, meglio sarebbe dire "Sto leggendo Le città invisibili" perchè ho terminato da un paio di giorni il libro, ma nella mia mente non si calma il mare in burrasca delle sensazioni, delle immagini... non affievolisce il suggestivo sogno della notte orientale, con i suoi odori e la sua decadenza...
Continuo a leggere quel libro anche se le pagine sono chiuse, buie e il libro riposto sulla mensola...
Le città Invisibili sono ovunque; sono negli occhi di uno sconosciuto, nel pianto di un bimbo, nella luce di un'alba insonne, nell'odore denso di una cucina speziata, nelle vesti leggere di una ballerina, nel secchio che sale gocciolante da un pozzo nero e profondo.
Molte sono città d'acqua, con canali e ponti sospesi nel vuoto. Un senso di vertigine a volte mi ha invasa e a volte un senso di tristezza.
Le città Invisibili sono decadenti, spesso sono solo il ricordo delle città che furono, i ruderi, le macerie... A volte le città si sovrappongono, si confondono, si mescolano senza riuscire più a distinguere l'una dall'altra.
Il Khan ascolta rapito il racconto di Marco, ascolta rapito e si perde... esattamente come accade a chi, leggendo questo libro, lasciandosi cullare dalle onde lievi delle parole, permette alle stesse di conquistarlo e di portarlo lontano lontano!
Le ultime righe sono meravigliose!

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno quello è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."


P.S. Ciao a tutti. Sono a casa di passaggio per pochi giorni.
Vi saluto e vi auguro ancora Buonissime Vacanze!!!