sabato 28 giugno 2008

NON AVERE PAURA...

Sto pensando a mio padre.
Non c'è nulla di più relativo del sentimento di paura della morte!
Mentre è abbastanza facile sostenere di non avere paura della morte in generale, diverso è dire di non avere paura della propria morte quando questa bussa alla porta.
Rivedo gli occhi spalancati e terrorizzati di mio padre, consapevole che la sua vita era giunta quasi al termine, conscio che la Nera Signora gli stava già cingendo le spalle.
La sentenza era senza appello e come medico lo sapeva meglio di tutti noi!!!
Cosa puoi dire ad una persona che ha questa consapevolezza?
Ogni parola appare sterile e vana, anche un po' stupida. Diventano quasi irritanti tutti i discorsi vagamente New Age di coloro che, credendo di fare del bene, parlano di una vita dopo la morte, del cambio d'abito, della morte come un volo libero nell'immenso cielo, di un fluttuare leggero sopra le nostre teste...
Eppure, di fronte a quegli occhi spalancati dal terrore, avrei potuto, avrei dovuto dire qualcosa, magari qualcosa di meno banale...
Ma ero giovane e sono solo stata capace di silenzio e sorrisi compassionevoli.
Forse adesso sarei capace di dire a mio padre parole semplici tipo: NON AVERE PAURA PERCHE' DIO NON TI ABBANDONERA', TI ACCOMPAGNERA' IN QUESTO VIAGGIO, PERCHE' DIO C'E', E' COSI' EVIDENTE!!!
Quando vedi la bellezza della Natura, la perfezione dell'Universo, la macchina perfetta del Cosmo, come si fa a negare la sua esistenza?
Di fronte all'infinitamente grande... ma anche di fronte all'infinitamente piccolo, come si può negare l'esistenza dell'Architetto?
Quando c'è in entrambi un centro intorno al quale pianeti (o elettroni - fa lo stesso!) ruotano, secondo una geometria identica e perfetta... che meraviglia!!! Dio c'è!!!
E direi a mio padre: SE DIO C'E' NON PUO' ESISTERE LA MORTE!
O meglio, non è quello che ci immaginiamo, non è la fine, non è il dolore... è solo la soglia di una consapevolezza superiore!!!
Sono passati tanti anni dalla sua morte eppure ancora sento forte, fortissima, la sua mancanza.
Ovunque sia, spero un giorno di poterlo riabbracciare.
Con Amore
Francesca

giovedì 26 giugno 2008

Infinito mare!


Ricevo da una cara amica d'infanzia, che ora si occupa di meditazione, yoga e tecniche olistiche (cose che mi affascinano ma che non ho mai sperimentato veramente e in profondità!!!), una mail bellissima che contiene anche questo brano. Il testo è talmente bello e vero che lo voglio condividere con voi.


“Nuotare nella corrente richiede grande energia ed estrema leggerezza, bisogna essere limpidi e trasparenti; altrimenti la sensazione, anziché di nuotare, è quella di precipitare in un abisso senza fondo. Ecco allora che isoliamo, scegliamo e distinguiamo per rendere comprensibile e gestibile l’ignoto. L’isola risponde a un nostro bisogno, non è in sé cattiva, basta ricordarsi che è un’isola. Spesso, a forza di vivere al suo centro, ci dimentichiamo del mare che ci circonda e da cui traiamo sostentamento. Perché è l’oceano che ci nutre, che porta le nuvole cariche di pioggia che irrora la terra. E’ dal mare che vengono il cibo e la vita, e le radici stesse dell’isola sono nelle profondità incommensurabili del mare. L’isola sorge dal fondo del mare, e il fondo del mare è uno.
Se si ha il coraggio di esplorare e conoscere l’isola in tutti i suoi aspetti, prima o poi, inevitabilmente, si giunge sulla riva del mare. E la prima volta che il nostro sguardo spazia a contemplare la sua immensa distesa, il fremere della sua superficie e il fragore delle onde, sentendo il vento salmastro sulla pelle, proviamo un profondo struggimento che nasce da un senso di appartenenza e di separazione allo stesso tempo. Sentiamo che dobbiamo andare, sentiamo di dover riunire ciò che abbiamo diviso, di unificare ciò che è stato isolato.
La nostra cara e confortevole isola ci è improvvisamente diventata stretta e opprimente: anziché un sicuro rifugio, una gabbia da cui dover uscire. Iniziamo allora a viaggiare verso altre isole, a conoscere altre isole. Scopriremo così che sono tutte diverse fra loro, eppure tutte fatte degli stessi materiali: terra, roccia e vegetazione. E che tutte rispondono allo stesso bisogno di darci rifugio. E quando su di esse incontreremo persone convinte che la loro piccola isola sia l’Universo intero, li lasceremo dire; ma se incontreremo persone ansiose di conoscere, potremo forse parlare loro di altre terre e dell’infinito mare che le accoglie. Per qualcuno saranno solo favole, per altri sarà come ricordare, ricordare il grande oceano da cui tutti siamo nati.
Spostarci di isola in isola ci porterà sempre più in contatto con il mare e sentiremo sempre più forte il suo richiamo, finché forse, un giorno, questa pulsione sarà così forte che dimenticheremo isola e nave e ci tufferemo leggeri, accolti in un dolce naufragio dall’infinito mare”.

(da “Il volo del cuore” di Franco Bottalo)

sabato 21 giugno 2008

Silenzio e pace!!!


(cimitero dell' Abbazia di Arbroath, Scozia)

"Non lo nascondo: mi piacciono i cimiteri, soprattutto i piccoli cimiteri all'inglese, appartati e silenziosi, con le lapidi di pietra consumata che spuntano dai prati più verdi; e mi piace passeggiare tra le tombe, curiosare, soffermarmi su nomi e su anni, su foto segnate dal tempo, mi piace interrogare ciò che è muto per sempre e interrogarmi.
...
Per quanto mi riguarda considero i cimiteri come archivi di umanità e le lapidi come libri di pietra. E penso a pagine di vita, non di morte."

Antartide - Tito Barbini

Premio!!!

Mi è stato conferito un Premio... GULP!!!
Sono lusingata e anche un po' imbarazzata e anche un po' imbranata perchè essendo la prima volta che ricevo un premio, per quanto virtuale, è pur sempre un riconoscimento che emoziona.
Ringrazio Pimpa per avermelo conferito!!!
Allora, se ho ben capito adesso devo riportare le regole del premio...

1) scegliere 5 blog che si considerano meritevoli di questo premio, per creativita', design e materiali particolari utilizzati, e che diano un contributo alla comunita' dei bloggers, indipendentemente dalla lingua;
2) esibire il premio, riportando il nome del donatore e il collegamento al suo blog, cosi' che tutti lo possano visitare;
3) riportare i nomi dei premiati e i relativi collegamenti ai blog ;
4) Mostrare il collegamento originale ad Arte y Pico, ideatore di questo premio;
5) pubblicare queste regole sul proprio Blog.

Ecco i blog che desidero premiare:

1) il blog di Andrea http://perlaterra.blogspot.com/ (perchè con il suo blog ci apre una porta su un paese tanto lontano e affascinante)

2) il blog di Lucia http://fatina-ilgiardinodellefate.blogspot.com/ (la voce di una fata!)

3) il blog di Marical http://www.marical.blogspot.com/ (la parola ai bambini, un prezioso aiuto per noi adulti e genitori)

4) il blog di Fausta http://nonnatuttua.spaces.live.com/(una nonna piena di fantasia!)

5) il blog di Fabio http://www.isalfmo.com/ (perchè è troppo simpatico!!!)

Ne vorrei premiare molti di più, a dire il vero... ma bisogna sceglierne solo 5, vero?
Dous e Tito li ha già premiati Pimpa, ma meriterebbero anche il mio riconoscimento... e poi Paola, Michela, Matteo, Roberto, Baciuck... insomma, io vorrei premiare tutti i miei blog amici ma ho dovuto scegliere!!!
Va bene così, Pimpa???

Un abbraccio e ancora un Grazie!
Francesca

giovedì 19 giugno 2008

ANTARTIDE - Perdersi e ritrovarsi alla fine del mondo

Caro, dolcissimo, meraviglioso Tito... il tuo libro è arrivato!!!
Lo metto subito in lettura.
GRAZIE!!!
Un abbraccio
Francesca

martedì 17 giugno 2008

Pioggia... freddo... umido... febbre!!!!

Sono già rientrata dal mare...
Stamattina abbiamo deciso di ritornare a casa anche perchè Marta si è svegliata con una brutta febbre. Avremmo potuto anche restare a Lignano, a dire il vero, se fossimo stati in una casa confortevole e comoda, ma eravamo in una casa umida e malsana, tenuta chiusa tutto l'inverno e che non è riuscita ad asciugarsi a causa delle piogge continue.
Mi dispiace tanto, soprattutto per i bambini che sabato, quando siamo partiti, mi hanno buttata giù dal letto alle 6 di mattina tanta era la loro smania di andare al mare....
Ma poi arrivati la abbiamo trovato solo pioggia... freddo... umido... febbre!!!
Il rientro non è stato per niente facile. Verso Muzzana del Turgnano abbiamo trovato le strade allagate e la pioggia era talmente fitta da non permettere di vedere niente...
Adesso, mentre scrivo, piove ancora e tuona...... e le previsioni non sono per niente buone!!!
Adesso che siamo a casa all'asciutto e al caldo, devo pensare a curare la mia piccola Marta... Adesso dorme nel suo lettino con Bakum, il suo ghepardo di peluche!!!
Un abbraccio
Francesca

giovedì 12 giugno 2008

VACANZE!!!


Domani parto per una settimana di vacanza.
Vado al mare con marito, figli e cane (forse anche con i pesci rossi visto che non trovo nessuno che sia disposto a tenermeli...).
Non mi importa se ci sarà il sole o se pioverà: il solo fatto di cambiare ambiente, di vedere facce diverse e di respirare un altra aria sarà riposante. Ho intenzione di portarmi molti libri (Le nuvole, Guerra e Pace e anche qualcosa d'altro...). Se il tempo sarà inclemente faremo delle belle passeggiate sulla spiaggia e raccoglieremo conchiglie e legni che il mare da lontano ha depositato sul bagnasciuga... porteremo il cane a rincorrere "puntini invisibili" la dove si infrangono le onde... giocheremo a carte ascoltando il rumore della pioggia che cade e annusando l'odore forte dei pini e della resina...

Ci rivediamo fra una decina di giorni!!!

Un abbraccio
Francesca

mercoledì 11 giugno 2008

Le nuvole non chiedono permesso

Ho aggiunto un nuovo Amico. Si chiama Tito ed è l'autore del libro "Le nuvole non chiedono permesso", il racconto di un viaggio, un vero viaggio...
Il libro lo sto leggendo in questi giorni e vi assicuro che è veramente bello.
Tito ha un blog bellissimo, pieno zeppo di meravigliose fotografie, storie e riflessioni.
Sono felice ed orgogliosa di aggiungerlo nella lista degli Amici di Anobii.
Lo pongo soprattutto all'attenzione di Fabio e Marco, che sono i miei amici giramondo!!!
Un abbraccio
Francesca

martedì 10 giugno 2008

I miei primi 40 anni!!!


Da oggi anch'io entro a far parte della grande schiera dei quarantenni........
Un abbraccio
Francesca

venerdì 6 giugno 2008

L'espressione artistica nei bambini.


Oggi ho proposto al Parroco della mia parrocchia di organizzare per il prossimo anno scolastico un laboratorio artistico-creativo per bambini... La mia idea è di fare un incontro a settimana, di circa un paio d'ore, con al massimo 10-12 bambini. Durante questi incontri si farà un po' di tutto: dalla pasta di sale al decoupage, dalla stampa su stoffa al collage, dalla scultura con la creta alla pittura.
Dovrò presentare un progetto dettagliato con costi e tempi, ma devo dire che l'idea è piaciuta.
Speriamo davvero che si riesca a fare.
Non lo faccio per soldi, è chiaro. La parrocchia non mi paga di certo.
Lo faccio perchè sento che la creatività è un elemento che al giorno d'oggi, ai nostri bambini, manca. La televisione, il computer, la scuola stessa, l'essere sempre di fretta... tolgono la possibilità di fermarsi un attimo a creare... creare dei giochi, dipingere qualcosa di personale e unico, modellare una figura che non sia imposta, colorare un albero di blu e rosa invece che sempre e solo di verde e marrone...
Sono convinta che i bambini hanno molto, moltissimo da insegnarci e da farci vedere...
Sono più vicini al divino di quanto si pensi e io vorrei tanto esserci quando questo divino si manifesterà...
Questo sarà il mio compenso!!!

Un abbraccio
Francesca

martedì 3 giugno 2008

CARLO RUBBIA PARLA DEL NUCLEARE!!!


Inviato: domenica 25 maggio 2008 10.22A: Undisclosed-Recipient:;Oggetto: Nucleare? No grazie, dice il premio Nobel Carlo Rubbia


NUCLEARE: LA PAROLA A CARLO RUBBIA


In una recente intervista, Carlo Rubbia (premio Nobel per la fisica) (come Scajola) ha dichiarato:"Il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni.
Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada.
Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra".

"Quando è stato costruito l’ultimo reattore in America? Nel 1979, trent’anni fa! Quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dallo Stato per mantenere l’arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie".

"Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali."
"Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l’anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio.
No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso".

"C'è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt.

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma".
"I nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l’energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l’acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente".

Se è così semplice, perché allora non si fa?

"Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com’è accaduto del resto per il computer vent’anni fa". (30 marzo 2008).


MEDITATE GENTE, MEDITATE!!!
Francesca