giovedì 29 maggio 2008

Pomeriggio al cinema!!!

Non vi voglio parlare del film che siamo andati a vedere (Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo), ma semplicemente della gioia che hanno provato i bambini nel fare una cosa che non facciamo poi così spesso: andare al cinema!!!
Credo che centellinare certe cose le renda più importanti, le faccia diventare speciali!!! Non dare tutto per scontato, fare che una cosa semplice come andare al cinema diventi evento... credo che aiuti ad apprezzare di più quello che abbiamo.
Giovanni e Marta erano felicissimi, sprofondati nella poltrona con la Coca in una mano e il barattolo dei pop-corn nell'altra!!!
Tornando a casa parlavano ad alta voce del film... Che paura il teschio... e la scena delle formiche, fooorte!!! Adesso raccontiamo tutto a papà... E ti ricordi quando sono andati giù per le cascate...
Adesso dormono... dormono e sognano... 1000 avventure, ne sono certa!!!
Un abbraccio
Francesca

lunedì 26 maggio 2008

LA CIVILTA'


La Civiltà è la violenza domata, la vittoria incompiuta sull'aggressività del primate.
Giacchè primati fummo e primati restiamo, per quanto impariamo a godere della camelia sul muschio.

(Muriel barbery - L'eleganza del riccio)

venerdì 23 maggio 2008

DICIAMO NO AL NUCLEARE!!!


Vi giro una mail che mi è appena arrivata da Legambiente!!!
Chi è di Milano e dintorni o chi può andare anche se da lontano, non resti a guardare....


7 GIUGNO MILANO: IN MARCIA PER IL CLIMA, NO AL RITORNO AL NUCLEARE

Vi scriviamo per ricordarvi l'appuntamento del 7 giugno a Milano: la grande mobilitazione della MARCIA PER IL CLIMA che noi come Legambiente, insieme a un ampio comitato promotore, abbiamo promosso.
Lo facciamo proprio oggi, dopo le dichiarazioni del ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola sul ritorno al nucleare. Dichiarazioni che dimostrano quanto le nostre preoccupazioni fossero fondate.
Puntare sul nucleare oggi non vuol dire solo scegliere una via insicura e antieconomica, vuol dire anche abbandonare la via della sostenibilità e dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.

La nostra associazione è nata nel pieno della contestazione del "no al nucleare" e ha fatto di questa battaglia uno dei principi cardine legato alla salute e alla sicurezza.
L’8 novembre 1987 l'Italia ha detto no al nucleare; quel referendum è una delle vittorie più significative della storia del nostro paese negli ultimi 50 anni. Il ripudio del nucleare è ancora oggi il punto di partenza per un'Italia che vuole guardare al futuro, nel rispetto dell'ambiente.

Dobbiamo difendere questa scelta, in maniera radicale e scendere in piazza il 7 giugno per dire di nuovo "No al nucleare", per sempre.
Dobbiamo sfruttare la grande occasione del 7 giugno per opporci a un fantomatico modello di sviluppo energetico basato sul nucleare.
Dobbiamo farlo adesso e dobbiamo essere in tanti.

Oggi più che ieri, la Marcia per il clima rappresenta una grande occasione per ribadire i motivi del nostro no al nucleare e difendere il ripudio di questa sconveniente, insicura e insostenibile fonte energetica.
Tutte le informazioni sul 7 giugno potete trovarle su http://www.legambiente.eu/. Online anche l'ultimo dossier di Legambiente sul nucleare.

domenica 18 maggio 2008

FANTASMI - Incontro con Angela Terzani


Arrivo mezz'ora prima... Non riesco ad arrivare in ritardo agli appuntamenti. E' una cosa che mi ha insegnato mio marito. Nell'attesa gironzolo per gli scaffali, sfoglio qualche libro, immancabilmente ne compro uno.
Poi salgo al piano superiore dove, in un piccolo angolo della libreria, è stato predisposto uno spazio con microfono e qualche sedia per l'incontro. Mi sorprendo di quanto lo spazio sia piccolo e di come, nonostante l'ora della conferenza sia ormai prossima, ci sia ancora pochissima gente!!!
Mi siedo e mi metto in attesa. Lo spazio piano piano si riempie e infine, puntuale, arriva Angela Terzani accompagnata da un signore che poi scopro essere un responsabile dell'Ass. VicinoLontano che organizza e cura il Premio Terzani. Angela è sorridente, rilassata e sobria. Ringrazia tutti i presenti per essere venuti nonostante la bufera di pioggia che da circa due ore imperversa sulla città. Dopo una piccola presentazione da parte del suo accompagnatore, Angela comincia a parlare del libro, di come è nato e perchè. Da molto tempo le persone chiedevano di tradurre il libro "Olocaust in Cambogia", in realtà una piccola raccolta di tre reportage di Terzani sulla Guerra in Cambogia e sulla presa del potere da parte dei Khmer Rossi, ma Angela si era resa conto che tradurre e pubblicare solo quei tre articoli sarebbe stato quasi inutile. Miglior cosa era invece raccogliere anche articoli precedenti e posteriori di Tiziano, in modo da avere un quadro più preciso della realtà storica della guerra in Cambogia. E' così che è nato il libro Fantasmi. Ha parlato dei cambogiani con parole di grande affetto e dolcezza; dei sognatori, delle persone legate ad una dimensione magica e in fondo ingenui... Vivono in un mondo popolato di fantasmi ai quali credono profondamente, un mondo di spiriti che accompagnano ogni azione umana...
Parlare del libro è stato un pretesto per raccontare la vita di Tiziano Terzani dall'inizio degli anni '70 fino alla sua morte. Sentire la storia di Terzani dalla viva voce della moglie è stato molto bello, emozionante... Quello che Angela ha soprattutto voluto sottolineare, mi è parso, è la coerenza e la linearità della vita del marito. Non un Terzani la cui opera si divide in due grandi momenti, il Terzani giornalista da una parte e il Terzani ricercatore spirituale dall'altra... ma un Terzani che gradualmente matura in una personale consapevolezza le cui radici già si trovano nei primi articoli che pubblicò negli anni '70... Quel Terzani giornalista non sarebbe potuto esistere se nell'animo non ci fosse già stato l'ultimo Terzani... e quest'ultimo Terzani, quello dell'Himalaya, della ricerca spirituale e del silenzio non sarebbe esistito senza il Terzani giornalista che ad un certo punto si rende conto che la storia continuerà a ripetersi uguale a se stessa, anche nelle sue pagine più tragiche e buie, se l'uomo non si deciderà a cambiare radicalmente dentro di se, se non elimina i suoi egoismi, la sua sete di potere e la sua voglia di primeggiare...
Guardavo Angela Terzani e bevevo ogni sua parole. Il sorriso non ha mai smesso di illuminare il suo viso... e vedendola così pacata, equilibrata e sorridente mi sono tornate alla mente le parole di Tiziano, nel libro Un altro giro di Giostra... "Angela, senza essersi isolata in nessun Himalaya, senza avere tagliato con nulla e con nessuno, era di gran lunga più serena, più equilibrata e più in pace di me. Questo non faceva che aumentare la mia frustrazione. Avrei dovute prendere lei come Guru."
L'incontro è terminato con le domande del pubblico a cui Angela ha risposto con simpatia e calore. Molto affetto, molto rispetto!!!
Mi sono fatta firmare il libro, le ho detto che scrivo sul TTForum da più di un anno... allora mi ha scritto "A Francesca, continui a scrivere! Angela Terzani!" Le ho detto che in questo forum ci sono bellissime persone e lei me lo ha confermato "Si, è vero, ci sono bellissime persone!!!"
Me ne sono andata nella pioggia che nel frattempo si era calmata un po', con il mio libro sottobraccio e una grande gioia nel cuore.Spero davvero il prossimo anno di avere un altra occasione di incontro.

Francesca

mercoledì 14 maggio 2008

FINITO: Un altro giro di giostra


Si è concluso il Gruppo di Lettura su Anobii dedicato a UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA di Tiziano Terzani.
La rilettura (perchè il l'avevo già letto!) è stata se possibile ancora più piacevole e meditata... Forse per il fatto di dover poi lasciare un commento, l'ho letto con maggiore consapevolezza e con maggior piacere.
Ho scelto, tra i tanti sottolineati, un passaggio. L'ho scelto per la sua semplicità, per la sua immediatezza, per la sua profonda verità.


"Bisogna riportare una dimensione spirituale nelle nostre vite ora intrappolate nella pania della materia. Dobbiamo essere meno egoisti, meno presi dall'interesse personale e più dedicati al bene comune. Bisogna riscoprire il senso di quel meraviglioso, lapidario messaggio sulla facciata del duomo di Barga in Garfagnana che lessi da ragazzo durante una gita scolastica e che da allora mi è rimasto impresso nella memoria.
PICCOLO IL MIO, GRANDE IL NOSTRO - ".


sabato 10 maggio 2008

Il mio amico Napi


Ieri sera ho messo a nanna i bambini con nuovi racconti.
Sono "grandi" ormai per le favole, non piacciono più e allora mi sono inventata un nuovo modo di raccontare storie, o meglio "la storia"!!!
Ieri sera ho cominciato raccontando la storia del mio caro amico Napi... siii, Napoleone Bonaparte, lo conoscete no???
Ho raccontato della nostra infanzia in Corsica, del suo successo nell'esercito e poi che si è fatto prendere un po' la mano e... Insomma, si è incoronato imperatore, praticamente da solo!!!
I bambini mi ascoltavano a bocca aperta. Sono rimasti molto colpiti quando ho raccontato della campagna di Russia e della sconfitta da parte di Nelson...
Ma quello che li ha colpiti di più è il racconto dell'esilio sull'Isola di Sant'Elena e di come il mio amico Napi passava il suo tempo... Voi non lo sapete ma per aiutarlo a trascorrere il tempo, affinchè non si annoiasse troppo su quell'isoletta nell'Oceano Atlantico, io gli spedivo pacchi e pacchi di parole crociate... Che risate ci siamo fatti!!!
...Ei fu... purtroppo. Il mio amico Napi non c'è più, ma stasera racconterò della mia amicizia con Wolfi, ma dai, conoscete pure lui... Il mio amico Mozart!!!

E' fantastico avere dei figli!!!!
Un abbraccio
Francesca

PREMIO TERZANI 2008


Dal 15 al 18 maggio Udine ospiterà il Premio Internazionale Terzani.
L'anno scorso ho vissuto questo evento con particolare intensità, grazie anche alla presenza di alcuni Amici del Forum e alla ricchezza degli eventi.

Ho fatto un giro in bicicletta in centro stamattina e fervono i preparativi. Stanno montando un enorme tendone sul terrazzamento di Piazza Libertà e tutte le strade pedonali sono punteggiate di Gazebo e casette di legno per informazioni. Ho preso un programma e anche quest'anno è fitto di eventi, incontri, mostre... Rimpiango di non possedere il dono dell'ubiquità per essere contemporaneamente in più posti, dovrò operare una scelta perchè molti eventi sono in contemporanea o quasi!!!

Claudia, Ambra, Matteo... mi mancherete e penserò molto a tutti voi in questi giorni!!!

Un bacio
Francesca

giovedì 8 maggio 2008

Foresta millenaria...


...e la foresta mantenne le sue millenarie promesse. Bastò incamminarsi. A ogni passo si animava di più, diventava più misteriosa, più sacra. Gli alberi parevano le navate di una immensa cattedrale, il sole filtrava obliquo tra le fronde come attraverso magiche vetrate. Presto attorno a noi non c'era più niente che ci ricordasse il nostro tempo. La sola traccia umana era il sentiero che ora saliva, ora precipitava in una forra oscura per poi salire di nuovo, sempre più su, sempre più in alto.
Gli alberi erano antichi: i lecci, barbuti di muschio e licheni che pendevano dai rami contorti; i rododendri giganti dalla corteccia di infinite sfumature di grigio, rosa e violetto; ogni pianta aveva la sua personalità, la sua storia, cicatrici di fulmini e incendi impresse nei tronchi secolari.
Quella sulle pendici dell'Himalaya era la foresta di tutte le leggende. Ogni erba poteva essere una medicina, ogni anfratto il rifugio di un sant'uomo, ogni buca la tana di un orso o di un leopardo. Non siamo più abituati a tanta naturale maestà e lo stupore, assieme a una leggera inquietudine, ci tolse la parola. Camminammo in religioso silenzio, attenti al frusciare delle foglie, allo scalpicciare lontano di un animale, al grido di un uccello.
La foresta bisbigliava di mille vite e tutte insieme di una sola.

(Un altro giro di giostra - Tiziano Terzani)

mercoledì 7 maggio 2008

URAGANO!!!


Articolo apparso sul Forum del sito http://www.tizianoterzani.forumfree.net/ scritto da Gianrigo, il mio amico giramondo...




Yangon, Venerdí 2 Maggio i venti hanno iniziato ad alzarsi verso le 22:00. E’alle 3 del mattino che siamo stati svegliati dallo sbattere delle lamiere dei tetti delle case, ormai staccate quasi del tutto . La pioggia ancora non aveva inizato a cadere. Le antenne paraboliche son quelle che han causato piú danni, sembravano dei giganteschi freesbee impazziti lanciati contro case e palazzi schiantandosi infine sulle auto parcheggiate in strada. Verso le cinque ha iniziato a precipitare una pioggia torrenziale riempendo d’acqua le abitazioni ormai prive di tetti. In poco piú di un’ora il livello dell’acqua nelle strade si é alzato fino all’altezza delle maniglie degli sportelli delle auto. I venti, soffiando fino ai 220 Km/h, accompagnati da un ininterrotto acquazzone, non hanno lasciato tregua ai cittadini di Yangon ed al resto della popolazione del sud del Myanmar fino alle dieci del mattino quando, d’improvviso, una silenziosa calma ha pervaso il terreno ormai distrutto. Yangon era devestata. Due alberi su tre son stati sdradicati dal suolo trascinando con loro anche l’intera lastra di cemento circostante. Non un cartello rimasto in piedi. Ci son volute quarantotto ore per raggiungere Dalah, il quartiere piú povero della cittá, appoggiato sulla sponda sud del fiume Irrawady. Qui le case in mattone o cemento si contavano sulle dita di una mano, il resto delle abitazioni non era altro che un ammasso di baracche di legno e bamboo in cui le porte erano costituite da un telo di plastica. Le zone piú colpite ed ancora inaccessibili sono le cittadine appoggiate sul delta del fiume Irrawady. Bogale é il villaggio piú colpito, piú di 10.000 morti. “Solo dieci case sono rimaste in piedi” é la voce che é arrivata al nostro tassista. Poi Laputá con circa 2000 morti, Pyapon circa 1500 e Gheliá con 1000 decessi circa. In questa regione all’altezza del livello del mare, composta da campi e risaie, l’acqua é salita fino a cinque metri, annegando e portando via ogni forma di vita.La rabbia della gente, seppur contenuta nella loro solita paura, é diretta quasi interamente al governo che “ha dato pochissimo preavviso e quello che ha dato era sbagliato”. In effetti solo nei grandi alberghi e nei lussuosi palazzi di uffici sono apparse circolari di avvertimento. A quella parte di popolazione proprietaria di radio o televisione era stato accennato che verso le 14:00 di Sabato una grande tempesta avrebbe colpito l’ex capitale. Gli abitanti son stati colpiti di sorpresa con dodici ore di anticipo da un vero e proprio uragano, proprio nel cuore della notte.La situazione presente rimane ancora critica. Gli sfollati in gran parte sono radunati nelle pagode (i monasteri buddisti) spesso uniche strutture di cemento. Le famiglie piu' ricche offrono quel che possono, riso, acqua potabile, soldi. L'aiuto dell'esercito non e' ancora visibile. Appaiono foto ed immagini sui giornali e le TV governative di soldati sorridenti che offrono ai civili scatolni di viveri. Ma ne in strada a Yangon ne nei villaggi circostanti si intravede una divisa verde. Oggi pomeriggio abbiamo cercato di visitare un centro d'accoglienza messo su in un liceo statale. Una ventina di uomini, alcuni in divisa altri in borghese armati di radioline ci hanno circondato e dopo un breve interrogatorio ci hanno riaccompagnati al taxi. " Questi son centri d'aiuto solo in apparenza ma pochissimo cibo ed acqua vengono in realta' distribuiti" si lamentava il tassista una volta ripartiti. Certo e' che la nostra presenza e quella dei nostri obbiettivi fotografici non e' stata affatto gradita in quello che doveva essere un punto di forza per un governo tanto criticato. La Croce Rossa Internazionale dal suo piccolo ufficio sulla Strand Road a Yangon riporta sulla situazione disastrata del delta. Hanno inviato ieri delle squadre di soccorso ( composta solo da operatori locali, gli occidentali non sono ancora ammessi) L'ONG svizzera coordinera' gli aiuti ed il lavoro di tutte altre organizzazioni che arriveranno nei prossimi giorni. Il governo ha ufficialmente chiesto l'aiuto internazionale.Yangon rimane ancora al buio. Acqua ed elettricita' sono disponibili solo ai proprietari di generatori. Il prezzo della benzina pero' e' raddoppiato e le prospettive sono di un continuo rincaro. I supermercati sono quasi vuoti e le risorse di acqua potabile pressocche' esaurite. La WHO (l'organizzazione mondiale per la sanita') assicura che passeranno almeno due mesi finche' la corrente elettrica tornera' nelle case. Le notizie in questo paese spesso viaggiano solo di voce in voce e per questo difficili da confermare. Questa per ora e' la situazione di Yangon ed i suoi dintorni.
Gianrigo

martedì 6 maggio 2008

settimana ricca...

Buon giorno Amici,
oggi finalmente dopo alcuni giorni riesco a ricollegarmi con un po' di calma.
Ho avuto una settimana infuocata, fitta di impegni e di attività.
A parte le pulizie di Primavera, rimandate per indisposizione della sottoscritta (e senza di me... hai voglia!!!), ho avuto la Prima Comunione di Marta con pranzo a casa con tutto il parentame annessi e connessi... (e vi lascio immaginare la fervida preparazione e l'eccitazione che ha galleggiato in questa casa per giorni!!!)... la Mostra Collettiva con relativa Festa Paesana (ci ho trascinato alcuni amici, abbiamo mangiato, bevuto, riso e ammirato le tante opere esposte... Le mie sono state particolarmente apprezzate, non so se per affetto nei miei confronti o per reale interesse...) e per finire uno Stage di Flamenco (si, ci mancava anche quello... Me-ra-vi-glio-so!!! ... e meraviglioso pure l'insegnante, un ballerino spagnolo carino carino - sapete, anche l'occhio vuole la sua parte!!!)...
Insomma, le corse sono finite, le feste pure, lo Stage anche... Tiro il fiato!!!!
Stamattina una piccola delusione... la segretaria dell'Associazione culturale a cui sono iscritta mi aveva riferito giorni fa che un signore era interessato ad un mio quadro. Io non sapendo a quanto venderlo mi faccio consigliare da lei che è pittrice e lavora da molti anni... Mi consiglia un prezzo che mi sembra più che equo, forse un po' bassino ma per il primo quadro... passi pure!!!
Così telefono a questa persona, mi presento, gli riferisco il prezzo che intendo chiedere per la mia opera e questo gentil signore che fa??? Mi ride in faccia e mi dice che lui ha acquistato un pittore conosciuto a 100 Euro e che quindi io dovevo chiedere meno di quella cifra!!!
100EURO???
Ma stiamo scherzando???
Gli ho detto che io a meno di 100 Euro non gli vendo proprio niente, che quell'opera mi è costata molte ore di lavoro e che il quadro me lo tengo!!!
Va bene, se lo tenga!!!
Fine della conversazione......
CHE DELUSIONE!!!! CHE STROZZINO!!!!
E' dura la vita degli artisti!!!!!!
Un abbraccio
Francesca