giovedì 19 febbraio 2009

Pressione bassa e "letteratura"


Mi rendo conto che ho bisogno di spensieratezza.
Tra il mio malessere (finalmente ho scoperto di che si tratta) e la vicenda di Eluana mi rendo conto che mi sono un poco incupita.
Ho scoperto di avere la pressione bassa. oggi il medico me ne ha dato conferma! Probabilmente l'influenza ha scatenato qualcosa, mi ha buttato giù fisicamente con la conseguenza di far scendere la pressione sotto i tacchi...
Avete dei consigli per tirarla su? Mi sono state prescritte delle medicine da prendere al bisogno, ma se ci fossero dei rimedi naturali per stabilizzarla evitando di assumere farmaci, sarei più contenta...
Dai, ho voglia di farvi leggere l'introduzione della mia storia fantasy!!! Sono solo poche righe, non rivelo praticamente niente della storia ma... voglio stuzzicare la vostra curiosità!!!


La luna era una piccola falce luminosa in un cielo pieno di stelle.
La notte che lo circondava era dolce, delicata e rassicurante.
Anche i suoi rumori erano piacevoli: lo scorrere regolare del ruscello, il frinire delle cicale, il fruscio del vento tra le foglie degli alberi.
Tutto suggeriva un'idea di pace e perfezione.
Eppure era inquieto.
Il suo sguardo fissava la luna e, nonostante la stanchezza delle membra, non accennava a distendersi sulla coperta per provare a riposare un poco.
Da tre giorni vagava in quel bosco senza riuscire ad orientarsi, senza ritrovare il sentiero di casa, senza riconoscere niente di quello che lo circondava. Non una radura, non una valle gli era famigliare. Anche le montagne gli apparivano diverse.
In tre giorni non aveva incontrato nessuno.
Sembrava che quei luoghi non fossero mai stati violati da nessun essere umano. Intorno a lui solo bosco, un immenso, incontaminato, meraviglioso bosco.
Si stringeva le ginocchia con le braccia e guardava la luna con i suoi grandi occhi neri. I capelli, un po' lunghi, ricadevano scompigliati sulle orecchie e sulle spalle. La delicata luce delle stelle illuminava appena la bella fronte, il naso importante ma non sfacciato e la bocca virile ma non sottile.
le sue guance accennavano appena un po' di barba e il suo collo teso mostrava un pomo piccolo e timido.
Aveva la mente piena di pensieri mentre, apparentemente placido, fissava la falce di luna.
Nel profondo del cuore cominciava a germogliare il seme della paura e dello sconforto.
L'incantesimo che l'aveva trascinato li non aveva alcuna ragione di essere. Perchè a lui? Che cosa aveva fatto per meritarsi quella che ai suoi occhi appariva come una terribile maledizione? Chi gli aveva fatto questo?
Lui era un bravo ragazzo, non aveva mai fatto del male a nessuno; ma allora perchè si trovava intrappolato da un incantesimo in quella foresta? Ormai ne era certo. Quello che gli era successo era frutto della magia, ma ciò che lo inquietava di più era ignorare assolutamente chi e perchè gli avesse fatto questo.
Il giovane si sentiva uno come tanti.
Era un umile artigiano di un piccolo paese di campagna. Aveva imparato il mestiere di falegname dal padre, morto due anni prima, che a sua volta l'aveva imparato da suo padre e questi dal nonno. Quel lavoro gli piaceva moltissimo, ci metteva cuore e passione e si considerava, tutto sommato, un uomo felice.
Viveva da solo in una piccola casa profumata di legno ed era uno spirito libero e semplice.
Anche sua madre, gli avevano raccontato, era così: semplice e libera. Di lei non serbava alcun ricordo, a parte la vaga immagine di una bella donna bruna china su di lui che lo riempie di baci.
La madre era morta quando lui aveva appena quattro anni e il padre, che non si era più risposato, l'aveva allevato da solo con amore e pazienza.
Improvvisamente il silenzio della notte fu squarciato dal grido acuto di un uccello notturno che, volando sulle ali delle tenebre, si posò su un ramo poco lontano dal giovane.
Gli occhi neri del ragazzo incrociarono quelli gialli e fissi del rapace. L'immobilità di quello sguardo inquietò l'umano che dopo lunghi secondi, non riuscendo più a reggere la sua severità indagatrice, distolse gli occhi per tornare a posarli sulla piccola luna.
Il rapace emise un lungo verso profondo e gutturale.
Il ragazzo guardò di nuovo verso il ramo, ma l'uccello era scomparso. Al suo posto solo il nero della notte e la sagoma lontana di una collina che si stagliava scurissima contro il cielo blu cobalto.
Il giovane strinse gli occhi e allungò il collo in quella direzione e finalmente vide qualcosa che riempì il suo cuore di speranza.
Laggiù, piccolissima, quasi invisibile, c'era una luce.
Forse la salvezza.


Spero che queste prime righe vi siano piaciute!!!
Un abbraccio
Francesca

12 commenti:

la signora in rosso ha detto...

...e poi? non puoi lasciarci con il fiato sospeso!

Per la pressione bassa non ho consigli..
buona serata

Nuove Prospettive ha detto...

La tua pressione bassa con molta probabilità è causata da quello che dici "ho bisogno di spensieratezza". Mi sembra proprio una "mancanza di pressione emotiva" e allora la cura è probabilmente quella che ti chiede il tuo corpo... GIOCARE...GIOCARE CON LA VITA
Danza, canta, gioisci, "impazzisci", vedrai che la presione tornerà normale.
Un abbraccio e buon divertimento!!!

Paola Romitelli ha detto...

Liquirizie e sale alzano la pressione :)

..di fantasi capisco davvero poco!!!

Paola Romitelli ha detto...

PS- ...va a finire che mi avvicino al fantasi se continui a scriverlo...:P

Francesca ha detto...

Dai, signora in rosso bella bella, magari nei prossimi giorni aggiungerò ancora qualche stralcio...
Alessandra, seguirò il tuo consiglio: Mi sembra molto bello contrastare la pressione bassa con l'allegria!!!
Paola, davvero liquirizia e sale fanno salire la pressione? Domani mi compro delle caramelle alla liquirizia; per quanto riguarda il sale, siccome sono abituata a mangiare piuttosto insipido (penso che chi vuole più sale se lo può aggiungere!!!) posso certamente metterne un po' di più...
Un abbraccio a tutti
Francesca

Gianna ha detto...

Francesca : acqua e zucchero,meglio un pizzichino di sale,niente aglio,bistecche al sangue possibilmente di cavallo,un buon bicchiere di vino rosso...e ridere...

Se ti può consolare,ho appena saputo una notizia: più longevità per chi ha la pressionne bassa (minima 60/70).

Bacioni.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Carissima Francesca,
oltre ai giusti consigli dei cari amici, in questi casi il mio cuore mi riporta a quelle benevole abitudini dei nostri genitori.

Il peperoncino rosso è un vasodilatatore naturale ed aiuta la circolazione del sangue e quindi anche la pressione arteriosa.

l'aglio anche se abbassa la pressione è un ottimo antibatterico antinfiammatorio naturale

la cipolla è molto energetica tanto che gli effetti sono meglio di un viagra.

un buon vino rosso aiuta ad eliminare i radicali liberi ed è antitumorale

Uova sono integratori naturali,
.....
Carissima Francesca anche il corpo usa un celato linguaggio che si mostra attraverso tantissimi piccoli effetti. Molte volte sono anche dovute a quel celato sincronismo della nostra biologia con tutto ciò che ci circonda. Ti suggerisco di usare il tuo istinto naturale e vedrai che il cuore ti parlerà più di quanto potrebbe fare un dottore.

Affettuosamente
Raffaele

Gianna ha detto...

Cara Francesca ci terrei che tu venissi a visitare il blog delle poesie.

Eleonora ha detto...

Senz'altro la mia amica liquirizia, in estate non manca mai nella mia borsa, un abbraccio e complimenti per lo scritto

notanative ha detto...

Ciao, ti leggo dalla libreria su aNobii.
Liquirizia pura (in farmacia), non caramelle alla liquirizia: fa alzare la pressione, tanto che alla mia mamma che ha il problema contrario e adora la liquirizia, il medico l'ha proibita.
eleU

Francesca ha detto...

Quindi le caramelle che si comprano al supermercato non servono a niente? O.K., andrò a comprare la liquirizia pura in farmacia o erboristeria. Grazie EleU... Faccio un salto su Anobii per venire a trovarti. Un abbraccio
Francesca