Ha giocato nel Petrarca Padova e nella squadra di Udine per parecchi anni ed è stato anche convocato in Nazionale, primo friulano nella storia ad avere tale onore.
Quando non ha avuto più l'età per giocare ha continuato però a interessarsi di Rugby e a seguire la squadra come medico di campo e poi come allenatore.
Quando ci siamo trasferiti a vivere in un paese vicino alla città, ha fondato una società sportiva rugbystica, di cui è stato Presidente per molti anni e ha allenato e iniziato a questo bellissimo e nobilissimo sport tantissimi ragazzini.
Venti-venticinque anni fa il Rugby non era, come è adesso, uno sport molto considerato... Era uno sport minore eppure in questo paese, in quel periodo, si giocava più a Rugby che a calcio...


Mia madre era commossa e felice. Insieme hanno ricordato le vecchie partite, le sfide, gli aneddoti più divertenti, le sconfitte e le vittorie...
Non importa chi ha vinto o chi ha perso... non erano li per vincere qualcosa, ma per ricordare un amico e una grande persone... Si, mio padre era grande. Era grande come sportivo e come uomo... Ha fatto tanto, ma sempre in silenzio, senza mai sbandierare i suoi meriti e le sue capacità, sempre con una grande, grandissima umiltà. E i grandi sono umili!!!





Che altro aggiungere...
GRAZIE!!! Ringrazio tutti coloro che hanno organizzato questa giornata, tutti i giocatori ed ex giocatori intervenuti, ringrazio gli Alpini per la bellissima cena, ringrazio gli Amici di mio papà che ieri ci hanno fatte sentire principesse, ringrazio gli ex compagni di squadra che nonostante la ormai non giovanissima età sono venuti tutti sfidando il caldo e il sole di ieri...
GRAZIE!!!
Ieri mi sono resa conto che il Rugby non è semplicemente uno sport... è uno stile di vita!!!
E ho capito che il Rugby ti resta nel cuore... per sempre!!!
Un abbraccio
Francesca
3 commenti:
ti capisco, il rugby insegna uno stile di vita, mel'ha spiegato mio nipote, giocatore di rugby con parole molto semplici..mi ha detto sai zia..in campo ci pestiamo per vincere, finita la partita dobbiamo avere per i compagni il massimo rispetto e amicizia. Credo che questa sia l'aria che tu hai respirato..
io abolirei il calcio, che detesto, per dare invece spazio a sport che richiedono sacrificio e dedizione, come il rugby, la ginnastica, il nuoto e le arti marziali: ci vuole impegno e disciplina, non si guadagna molto e non si finisce sui giornali, però è questo lo spirito del vero sport!!
Concordo appieno con quanto hai detto...questa rimpatriata dopo tanti anni deve esserestata veramente emozionante, soprattutto per te e la mamma!
Questo sì che è un post emozionante!
Il rugby è entrato in casa nostra solo da un paio d'anni, ma ci ha appassionato e conquistato totalmente (mio fratello è capitano della sua squadra e le mie due sorelle hanno perfino tentato di fondarne una femminile!). è LO sport nel senso più serio e letterale del termine: rispetto delle regole, spirito di competizione e convivialità allo stesso tempo.
Grazie per il tuo post, sarà stata sicuramente una giornata splendida... in memoria di una persona splendida.
Un abbraccio,
Marta
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