domenica 22 marzo 2009

Un pezzo di vita


Chi ha scritto questa lettera?
Gabriel Garcia Marquez oppure Johnny Welch?
Mettiamola così. A me è arrivata via mail attribuita a Marquez e avendo fatto questo post con la sua bella fotografia lascio tutto com'è...
Sappiate comunque che potrebbe non essere sua... Anzi, è quasi sicuro che non sia sua!!!
Comunque è molto bella e ci tenevo a farvela leggere!!!

Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.

Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano.

Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.

Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.

Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e prima di tutto butterei me stesso in fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.

Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.

Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.

Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore.

Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!

A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.

Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con la dimenticanza.

Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.

Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.

Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granchè utili, perchè quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.

Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.

Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.

Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.

Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora.

Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.

Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.

Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.

Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.

Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.

8 commenti:

Unknown ha detto...

Scusami Carissima Francesca per questa mia sincera contraddizione, ma sincera è dettata dal mio cuore.

Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.

Quel dio non è così esteriore da considerare la sua stessa essenza come una solo congettura meccanicistica e materiale per essere solo strumento di espressione di vita. Non è questo il DIO che ci hanno condizionato a credere unico e fuori della nostra portata.

E' vero, su questo piano siamo esseri umani, ma ti ricordo che abbiamo, un cuore, un'anima e soprattutto uno spirito immortale che va oltre questa illusoria ma necessaria vita. C'è Dio in ogni essere, anche se ci hanno condizionato a credere che siamo nati peccatori e che quel Dio è fuori di noi.
In ogni essere c’è quel dio universale, e nessun prolungamento di vita potrà mai giustificare il piano che l’essere stesso si è imposto di vivere dalla sua nascita fino alla suo (doloroso ritorno) alla casa di tutte le cose.

Questo è il vero peccato originale, nascondere la vera natura umana e l'eterno essere immortale che è là dove vibra un cuore. Questo è quello che il mio guerriero cuore mi suggerisce dire, anche se so che spesso la verità fa male. Male a chi vive o vuole vivere nel mondo delle apparenze e non dell’essere.

Ci sono inesprimibili intuitivi ispirati pensieri che vanno oltre le parole.

Scusami carissima Francesca per questo mio dire..

Affettuosamente
Raffaele

Come disse Gesù: quando capirete e ri-scoprirete, resterete sbalorditi e stupefatti ma, aggiunse anche, che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire per capire, perché sapeva in virtù di quel principio di libertà che ogni essere è libero di restare nella sua prigione.

valentina ha detto...

io come al solito...mi commuovo...pubblicherò anch'io questa poesia sul mio blog...
un abbraccio!

Francesca ha detto...

Caro Raffaele, non chiedere scusa a me ma a Gabriel Garcia Marquez...
Io riporto la sua lettera, il suo testamento ma non penso nemmeno io che siamo delle marionette di stoffa senza vita...
Non scordare che chi parla del dono di un pezzo di vita è un uomo che sta per morire e forse parla semplicemente di UN ALTRO pezzo di vita, la possibilità di ritornare indietro... e così si chiarisce anche il suo desiderio di pensare a tutto ciò che dice essendo forse stato un po' avventato in passato!!! Tutto qui!!!
Chi è malato e non ha strade di cura in fondo si sente un po' una marionetta di stoffa nelle mani di Dio.... Forse questo intendeva con queste parole.
Un abbraccio
Francesca

Lori Tubbs ha detto...

Ho pubblicato questa lettera sul mio blog lo scorso 4 febbraio perche' mi e' piaciuta tanto.
Pare pero' che non sia stata scritta da Garcia Marquez ma da Johnny Welsh.

http://it.wikipedia.org/wiki/Johnny_Welch

Francesca ha detto...

Davvero???
Mi documenterò meglio e semmai cambio il titolo e il nome dell'autore, oppure lascio solo la lettera... è bella comunque!!!
Grazie dell'informazione. Questo pomeriggio faccio le ricerche!!!
Un abbraccio
Francesca

Unknown ha detto...

Carissima Francesca,
in questo mio tortuoso cammino, che tu ben conosci, non sono mancate altre prove esperenziali che sebbene abbiano intaccato il mio cuore già assai infranto, non è bastato neanche un INFARTO a frenare quello che vorrei e voglio esternare fuori.
Rispetto la volontà di ogni essere, ma vorrei con tutto il mio cuore innalzare lo sguardo oltre questa vita, oltre in comune vivere, oltre questa eterna illusione, oltre questa eterna Maya , oltre il velo dell’annebbiamento dell’anima. Oggi è necessario è quasi una compensevole consapevolezza da risvegliare a qualsiasi costo. Non sono salito sulla montagna solo per il mio scopo egoistico, ma per capire con quali strumenti potevo aiutare gli altri nella mia immensa ignoranza che mi ritrovo. Con tanti difetti, privo della mia memoria, di tanta accumulata saggezza, solo con un frammento del mio cuore e con tutto il mio dolore ho varcato quella soglia, quei portali spazio/temporali alla ricerca del mio stesso cuore, del cuore dei miei cari scoprendo nel percorso tanti assai antichi atavici affini amici del cuore. Sulla montagna vorrei condurre tanti assai amici del cuore, sulla montagna per contemplare l’essenza della vita con una giusta più ampia visione. Non è nella mia natura accettare nessuna imposizione che possa in qualche modo intaccare la vera libertà dell'essere, non ti parlo della mia libertà perchè nella mia vera essenza sono un errante immortale guerriero, ma per quella libertà per cui mi sono sempre battuto e sono anche morto in tante mie precedenti esistenze in questa e per sempre così sarò finché la vera natura umana non si identificherà e si congiungerà con la sua vera divina essenza spirituale.
Scusami Carissima Francesca, dal cuore sono stato tentato e con il cuore che ti parlo nella mia naturale forse troppo spontanea sincerità.

Ciao Assai Carissima Amica Del Cuore.
.

Paola Romitelli ha detto...

Lori ha ragione, la lettera non è di Marquez, che avrà proso in prestito per dire comunque quelle cose ai suoi amici.
Mi spiace, comunque che non stia bene.
Ciao Francesca, un saluto.

Lucia ha detto...

La realtà ultima è che solo quando perdiamo una cosa importante ne riconosciamo appieno il valore e solo quando stiamo per perdere la vita riusciamo a vedere quanto bella possa essere, anche nelle cose apparentemente più banali e nonostante tutto.

Io l'ho provato, lo sto provando e, francamente, non è tutto male quel che nuoce: a volte è proprio quel male che ti permette di "vivere" pienamente.
Solo che...non sai ancora per quanto...il rovescio della medaglia è questo!

Un caro saluto

Lucia