mercoledì 18 marzo 2009

Aiuto regista? Yes, I can!!!!


Oibò.... mi ritrovo improvvisamente Aiuto Regista di uno spettacolo che andrà in scena alla fine di maggio!!! All'inizio avrei dovuto recitare, a dire il vero, ma poi, per impegni sopravvenuti e assolutamente irrinunciabili, ho dovuto passare la palla...
Non potete immaginare quanto sia difficile far recitare delle persone che non l'hanno mai fatto!!! All'inizio sono tutti rigidi come paletti e ingessati fino alla punta dei capelli, ma è bellissimo e anche divertente vedere come, a poco a poco, quel grumo di timidezza, di disagio e di paura si dissolve. Il tema del lavoro che si metterà in scena non è semplice: è uno spettacolo sul sufismo, i Dervisci Rotanti e la mistica dell'Islam! Sto imparando moltissime cose e mi rendo conto che la mia esperienza come attrice professionista, anche se è stata un'esperienza breve, torna utilissima adesso. Mi piace immensamente dare ciò che ho, ciò che so, ciò che ho imparato... e ricevo immensamente di più!!!
Sono molto felice, al di la di quello che sarà il risultato finale!!!
Un abbraccio a tutti i "miei" attori

Francesca

Tratto dal sito http://www.backpacker.it/ un breve commento sui dervisci rotanti.
Il sufismo incarna l’aspetto mistico dell’Islam. Si basa si sul Corano ma resta agli antipodi di quel fondamentalismo divenuto, in occidente, lo spauracchio di questa grande religione. I dervisci rotanti sono una delle espressioni del sufismo nonche discepoli moderni della scuola sufu Mevlevi fondata dal poeta turco-persiano Din Rumi circa 800 anni fa. Con la mano destra rivolta in alto per ricevere i doni divini e la mano sinistra in basso per dispensarli a tutti sulla terra, i dervisci volteggiano in un trance mistico divenendo così il medium tra la terra ed il cielo. La danza rotatoria e mistica al suono del nay (flauto verticale che ha un ruolo mistico nella musica turca) e dei Küdum (piccoli timpani in cuoio ricoperti di pelle di capra) è il loro modo per allontanare la mente da ogni contatto con le cose terrene e per far si che le loro anime si allontanino dai corpi così da potersi riunire a Dio. Quando questo stato è raggiunto, la musica dei percussionisti, dei cantanti e dei musicisti si ferma ma i dervisci, nel loro stato di estasi, continuano a roteare nel silenzio. Si dice che quando un derviscio raggiunge l’estasi, può accadere che i suoi piedi non tocchino terra. La voce di un flauto solitario li riporta lentamente alla realtà.

10 commenti:

Dous ha detto...

Mi ha sempre affascinato la danza in preghiera dei dervisci... Molto bella la foto!
Sono contento per la tua nuova attività che sono certo saprà donarti ottimi momenti! :-)

Francesco ha detto...

Ma quante vite hai vissuto? Mi mancava questa da attrice e adesso da aiuto-regista! Eppure sembri una tranquilla signora friulana (forse quando dorme) alla ricerca della fattoria (casetta) in cui trovare un quieto rifugio a contatto con la natura.

Un abbraccio

nonnatuttua ha detto...

Dove arriverai di questo passo? Tra le cose che hai fatto, quelle che stai facendo e quelle che hai già in mente di fare.....
Non finisci mai di stupirmi!

Francesca ha detto...

Donna piena di risorse sono.......
Non sempre riesco a fare tutto quello che ho in mente ma spesso trovo molte persone che mi danno una mano. Per lo spettacolo siamo in contatto con un maestro Sufi che ci da le dritte. Non vorremmo mai dire o fare cose che con il sufismo non c'entrano niente!!! E' eccitante e molto istruttivo!
Un abbraccio
Francesca

Nuove Prospettive ha detto...

Recitare è una bella opportunità per conoscersi dentro, io ho provato a recitar-mi è stato bellissimo e ho fatto un passo in più verso la scoperta e l'accettazione di Alessandra

Un consiglio: quando ti relazioni con altre persone porta attenzione a quale è il loro senso più sviluppato, ognuno ha il suo, c'è chi è più visivo e chi invece sente di più, se ti relazioni in base a "dove sono loro" ti sentiranno di più

In bocca al lupo per questa avventura!!!

Janas ha detto...

Ciaociao...
mi presento: sono Janas e sono un folletto disoccupato!!!
Sono capitata qui da te dal blog di Blessing... e appena ho visto i dervisci mi sono soffermata. Loro sono troppo forti, la prima volta che li ho visti ho studiato tutti i movimenti per cercare di riprodurli... volevo diventare una derviscia!
Per ora sono rimasta un semplice folletto (ma disoccupato)... lavorando su me stessa, chissà.
Anche io mi occuperei di teatro. Dico "occuperei" perchè in questo momento, ehm, insomma il lavoro è poco!
Non potevo non lasciarti un mio commento!
Secondo me andrà tutto benissimo, perchè dici che stai imparando molto da questa esperienza. E questo è un risultato ottimo. Il pubblico lo capisce se le cose sono fatte con amore.
Se tu trasmetti le tue emozioni agli attori, loro le trasmetteranno agli spettatori, e il messaggio arriverà chiaro e pulito.
Ti auguro un buon lavoro... e scusa l'intrusione! Ma sono un folletto!
Ciaociao da Janas

Francesca ha detto...

Ciaociao Janas, folletto disoccupato...
Perchè ti scusi per l'intrusione???
Questo è uno spazio aperto e libero e puoi venire a fare intrusioni quando più ti piace!!! Anzi, ti aspetto ancora, cara folletta disoccupata (disoccupata ancora per poco, spero!!!)...
Un abbraccio
Francesca

Paola Romitelli ha detto...

Attrice??? Ho pensato le stesse ed identiche cose di Francesco appena letto il post!!!
Quante risorse che hai e che metti a disposizione...
Lavoro affascinante quello di aiuto regista...e alla fine gli attori dovranno fidarsi completamente di te e lo faranno senza troppa fatica :)

Francesca ha detto...

E' un'esperienza, quella dell'attrice, di cui non parlo spesso. Fa parte di un'altra vita, in fondo! Ero molto giovane e l'esperienza è durata solo un paio di anni ma è stata un'esperienza importante. Ho fatto una tournee con Giorgio Albertazzi (nientepopodimenoche) ma ero poco più di una ragazzina è la cosa l'ho vissuta con una grande leggerezza e spensieratezza. A volte vorrei poter rivivere quegli anni con la consapevolezza di oggi ma nello stesso tempo so che se ne fossi consapevole forse la "strizza" non mi avrebbe permesso di farlo!!!
Insomma.... è una parte della mia vita, importante ma talmente lontana.... però ho fatto tesoro di ciò che ho imparato, di ciò che sono riuscita a "rubare", dell'esperienza acquisita durante le lunghissime ed estenuanti prove e durante la lunghissima tournee... e adesso queste cose cerco di darle agli altri. A vent'anni sono stata a Roma e ho frequentato dei corsi di recitazione e anche questi sono stati molto utili e mi hanno fatto crescere... Poi ho capito che non era quella la mia strada e sono ritornata a casa. A volte ho dei rimpianti, o meglio, penso "Dove sarei adesso se avessi continuato su quella strada?" "Che cosa farei adesso se avessi tenuto duro???". Quando la routine della mia vita normale mi soffoca darei qualsiasi cosa per tornare indietro e rivivere quei momenti, per non fare più quella valigia e per non prendere più quel treno che mi ha riportata a casa... Ma nello stesso tempo so che quella vita non faceva per me: sempre con le valige in mano, senza vere radici, con la difficoltà ad avere una famiglia... Io sono donna da camino acceso e torta nel forno, da gatto che si acciambella sulle mie ginocchia e da orto dove vedi le cose che hai seminato crescere e maturare... Sono un albero che ha bisogno di radici, non sono il vento che corre, scappa via e non si ferma mai nello stesso posto!!!
Un abbraccio
Francesca

Francesco ha detto...

Aspettiamo la prossima sorpresa allora!