domenica 28 ottobre 2007

Laboratorio teatrale??? No, meglio la piscina!!!

Io ho la passione per il teatro. Ho fatto teatro in gioventù. Ho lavorato anche con Giorgio Albertazzi, anche se mi sembra passato un secolo. Conosco abbastanza il teatro e le sue dinamiche e ho compreso che è un mezzo straordinario di crescita e maturazione, soprattutto per i bambini... Conscia di questo, ho proposto qualche mese fa un progetto per un Laboratorio Teatrale per bambini dagli 8 ai 12 anni ad una scuola di musica che organizza anche corsi e seminari. Il progetto è piaciuto tantissimo e mi sono messa a lavorare per poterlo avviare. Ho passato ore e ore sui libri alla ricerca di giochi di teatro ed esercizi di improvvisazione che fossero adatti ai bambini, ho scritto scenette, adattato favole... insomma, settimane di lavoro e passione. Venerdì partiva il laboratorio con la prima lezione introduttiva che aveva lo scopo di far comprendere ai bambini, attraverso una serie di giochi, che cosa fosse il teatro. Non ho dormito la notte precedente per l'emozione, non sono nemmeno riuscita a mangiare... Ero eccitata e felice di vedere finalmente realizzato un mio sogno!!! Ma avevo fatto i conti senza l'oste!!!
Alla prima lezione dovevano esserci almeno sette bambini... pochi, mi son detta, ma col tempo altri se ne aggiungeranno... Arrivo con i miei bambini (anche loro iscritti al Laboratorio), ma non c'è nessuno. Sono sola. Penso, saranno in ritardo... poi mi viene il dubbio che abbiano capito male il giorno... I responsabili della scuola avevano fatto pubblicità e raccolto delle adesioni? Mi avevano detto di si, e allora che succede??? Telefono al direttore. Qui non c'è nessuno, gli dico. Mi viene da piangere!!! Le persone che all'inizio avevano detto di si - mi spiega il direttore - poi hanno preferito iscrivere i figli a corsi sportivi, nuoto, calcio, pallavolo... ero consapevole che sarebbero stati di meno, ma non pensavo che non sarebbe venuto nessuno!!! Dopo mezz'ora, arriva una bambina con la sua mamma. Sapevo già che sarebbero arrivati in ritardo, mi avevano avvertita... Spiego che il Laboratorio salta, non ci sono iscritti, ma già che ci siamo, possiamo giocare noi a "fare teatro". La bimba accetta il gioco e coinvolgo anche la mamma, che creativa e intelligente, si presta a fare una bambina del gruppo. Ci divertiamo tantissimo, i bambini si stupiscono e imparano, ridono, saltano dalla gioia... Dopo un ora la lezione finisce... Il mio Laboratorio nasce e muore nell'arco di un ora e mezza... Tanto lavoro per pochi minuti di magia!!!
Io sognavo un Laboratorio dove i bambini potessero esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni liberamente, dove potessero sviluppare la loro fantasia e la loro cretività attraverso il gioco e l'improvvisazione, dove potessero vincere le loro paure e le loro timidezze e dove potessero giocare insieme un gioco grande, da grandi. Era in progetto anche uno spettacolo finale a primavera, ma vi assicuro che per me non era importante. Lo spettacolo finale è in realtà qualcosa che si fa per i genitori ma a mio modo di vedere e sentire, per le finalità del Laboratorio, era perfino inutile e fuorviante. Lo avrei fatto, perchè mi era stato chiesto, ma non volentieri.

Insomma, sono amareggiata. Ci credevo, ci tenevo. Forse non sono stata capace di trasmettere il mio entusiasmo agli altri, forse non sono stata capita... Certo è triste sapere che un progetto di crescita, che non riguarda il fisico, come può essere uno sport, ma riguarda la mente, la psiche, l'intelletto, la creatività, la fantasia, la socializzazione, il linguaggio, la relazione con gli altri si spegne perchè i genitori preferiscono sviluppare i muscoli dei loro figli, più che il loro cervello.

Ma io non mi arrendo... Prima o poi questo progetto decollerà, ne sono certa!!!

Un abbraccio

Francesca

4 commenti:

nonnatuttua ha detto...

Mi raccomando Francesca, non mollare! Insisti, fatti propaganda anche da sola.... se è una cosa possibile fai dei volantini buffi, che arrivino ai bambini, che stuzzichino la loro fantasia.....
Certo che i oggi esiste solo il "corpo"..... Questo lo chiamano "il bene dei figli".....
Verrei io a giocare con te e i tuoi figli!!!!
Ti abbraccio...

Francesca ha detto...

Grazie Nonnatuttua...
Forse non tutto è perduto. Mi sono accordata con la scuola per riproporlo a gennaio e nel frattempo organizzeranno una campagna di volantinaggio e pubblicità. Si erano troppo affidati a me, avevano pensato che da sola, anche senza il loro aiuto, io sarei stata in grado di catalizzare persone e interesse... Così non è stato; per colpa mia... per colpa loro... Non importa. L'importante è riprendere il discorso, non lasciarlo cadere, tirare su la testa e ricominciare.
Un abbraccio

Francesca

sandra Marcellini ha detto...

Il teatro,e' una di quelle cose che, finchè non lo sperimenti è difficile comprendere quanto di meraviglioso puo'donare a chi lo pratica,quanto possa arricchire caratterialmente ed aiutare a costruire una personalita',quanto possa aiutare a vincere la timidezza ed imparare ad aver fiducia nelle proprie capacita'. Pochi se ne rendono conto,per lo piu' è vissuto come qualcosa di barboso e impegnativo.Per questo credo sia importante farlo conoscere come una divertentissima occasione di crescita e di incontro tra ragazzi,che sviluppa la creativita',la fantasia ma soprattutto alleggerisce la mente,non la comprime ulteriormente,non stanca , ma ti da una nuova carica e una marcia in piu',Oserei dire che è una vera e propria disciplina,quasi terapeutica.Forza Francesca faccio il tifo per te.
Un abbraccio Sandra

Francesca ha detto...

Si Sandra, hai perfettamente ragione. Credo che il teatro sia un mezzo straodinario per far emergere la parte migliore di ognuno di noi... Per i bambini una straordinaria occasione di gioco che però lascia qualcosa di importante: la personalità!!!!!
Quale altro gioco può tanto???

Francesca