giovedì 25 settembre 2008
L'isolamento creativo
Sto leggendo questo libro. E' un libro che mi sta dicendo molte cose, che mi sta insegnando alcune verità che sentivo dentro di me ma che non sapevo come esprimere...
L'altro giorno pensavo che è parecchio tempo che non disegno più... Non ho mai tempo, non ho la concentrazione... Pensavo: "Dovrei isolarmi, concentrarmi... ma come faccio?". Ecco che la Serrano sintetizza in questo passaggio il mio pensiero in proposito...
"Quando sarai una vera pittrice, ricordati che la differenza tra un uomo e una donna nel gesto creativo è la seguente: c'è sempre una donna che chiude a chiave una porta affinchè il genio maschile possa esprimersi; lo separa dal mondo, risolve tutto per lui in modo che possa rimanere concentrato e puro, tiene alla larga gli intrusi e le quisquilie quotidiane e provvede a tutto all'esterno cosicchè all'interno lo spazio possa irradiare solo la sua luce. A una donna, Emilia cara, nessuno fa il favore di chiudere la porta. Se poi è madre, non riuscira nemmeno a chiuderla da sé. Al primo lamento del figlio, anche se ha già vent'anni e vive in un altro continente, l'aprirà, si lascerà alle spalle la dimensione sublime di non importa quale creazione e correrà da lui. In altre parole, non è solo il fatto di non avere una sposa devota che ci impedisce di isolarci: è la maternità. La maternità e l'isolamento sono realtà irreparabilmente in conflitto. Il vincolo è costituito dagli aspetti prosaici, Emilia, che ci ancorano alla vita; che alla fine - a prescindere dalla qualità, dalla bellezza o meno della creazione - rendono diverso il prodotto artistico o intellettuale di una donna. Come vedi non è un discorso completamente negativo, non potrai negare che è interessante che i risultati finali esprimano una differenza. La diversità è tanto bella quanto necessaria, Emilia! Che non ti venga mai in mente di dire che vorresti essere un uomo perchè ti sarebbe più facile dipingere."
No, io non vorrei essere un uomo, per carità!!! Ma mi piacerebbe avere UNA MOGLIE!!!
Baci
Francesca
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5 commenti:
Non conoscevo quesro libro. Lo sta
ralcio che hai riportato racchiude in sè cosa vuol dire essere madre.
Fa riflettere sul tempo per se stessi che una madre fatica ad avere, e che spesso non riesce mai a trovare oltre che a concedersi; e fa riflettere sulle madri lavoratrici...
Hai perfettamente ragione!!!!
Ma chissà se una donna farebbe per un'altra donna quello che una donna fa per il suo uomo!!!
Un abbraccio
Fausta
"No, io non vorrei essere un uomo, per carità!!! Ma mi piacerebbe avere UNA MOGLIE!!"
Io non vorrei essere una donna ma il MOGLIO per te lo farei!!!
Un abbraccio dal tuo MOGLIO preferito!! Pazzo ma preferito!!
Francesco
Forte! perchè leggo il tuo post un paio di minuti dopo che spazientita, alle 22.55, ho chiuso il giornale di cui non sono riuscita in un'ora a leggere quasi nulla perchè il mio cucciolo, che è come una piccola ape: ronza continuamente con un'energia incredibile, non aveva pace e, guarda caso, me lo sono portato sul lettone proprio perchè lasciasse almeno in pace i fratelli che volevano vedersi un film...niente giornale, niente libro, per fortuna almeno uno sguardo alla rete...Siamo proprio fatte così!!! e, se finalmente fra qualche minuto crollerà, avrò il mio minuto di isolamento ...prima di crollare a mia volta!!!
Ma non ci arrendiamo vero?? Il nostro momento verrà ...o finalmente cominceremo a prendercelo...
Un saluto
Lucia
Ciao Francesca!
Ti lascio un saluto veloce ^_^
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