Non dico che adesso ho due pesciolini, ma sono molto contenta perchè adesso in piscina si divertono e non hanno più paura.
La questione è questa: nella scuola di Giovanni hanno organizzato un corso di nuoto, da fare in orario scolastico (dalle 9 alle 10.30) tutti i mercoledì per un paio di mesi.
A parte che cominciare un corso di nuoto a metà ottobre (finirà a metà dicembre!!!) non mi sembra molto saggio, non mi sembra molto azzeccata nemmeno la scelta dell'orario.
La colazione è ancora tutta li... e se poi non si asciugano bene, rimangono mezzi bagnati per tutto il resto della mattina?... Insomma, troppi SE e troppi MA per i miei gusti e, nonostante siamo stati l'unica voce fuori dal coro, abbiamo detto NO a questo corso!!! Giovanni non lo farà.
Inutile dire che le maestre hanno tentato in mille modi di convincerci a cambiare idea... ma noi, ritenendo questa una scelta libera, siamo rimasti fermi sulle nostre decisioni!!!
Oggi telefono a mia sorella per un motivo banale e parlando del più e del meno, mi dice che ha saputo che Giovanni non fa il corso di nuoto (Uffa, anche da lei mi devo difendere???)...
Se ne è uscita con una frase che mi ha fatto davvero arrabbiare... "MA CHE RAZZA DI FAMIGLIA SIETE?"
Io, pavida, non ho risposto per le rime perchè sono una signora... ma il mio sangue ha cominciato a ribollire.
Che cosa significa "Che razza di famiglia siete?".
Perchè, se non mando mio figlio al corso di nuoto, sono una disgraziata? Sono una cattiva madre? Siamo una famiglia degenerata?
O.K., lei è una super-sportiva che ha portato i suoi figli a camminare in montagna quando erano ancora nella culla... ma non siamo tutti uguali. Ci sono bambini e bambini. Ci sono bambini che si devono sfogare con uno sport e ci sono bambini per i quali basta un pallone, un prato e un paio di amici. Ci sono bambini competitivi e ci sono quelli che invece preferiscono stare a guardare...
O più semplicemente ci sono bambini che hanno paura dell'acqua e non desiderano fare il corso di nuoto!!!
Sono arrabbiata perchè io non mi sono mai permessa di giudicare il suo modo di tirare su i suoi figli e gradirei che nessuno, senza conoscere le situazioni e il momento, giudicasse il mio operato come madre!!!
E questo discorso ne richiama un altro, di cui in passato avevo già parlato ( http://cicabuma.blogspot.com/2007/10/ma-i-bambini-giocano-ancora.html ): le attività extra-scolastiche!!!
Vedo bambini e ragazzini oberati di attività, sport, corsi... li vedo sempre di corsa, stressati e stanchi. Ma siamo sicuri che questo sia il loro bene? Siamo certi che non preferirebbero trascorrere un po' di tempo in casa, in tranquillità, magari leggendo un libro, ascoltando musica o facendo, per una volta finalmente, quello che più desiderano?
Parlo coi genitori: tutti o quasi si lamentano che i loro figli hanno tante attività e devono scorazzarli di qua e di la tutti i pomeriggi... Si lagnano che non hanno tempo, non hanno tempo, non hanno tempo... Quanta ipocrisia!!!
Accidenti, ma questa è una vostra libera scelta. Nessuno costringe i vostri figli a frequentare 35 corsi sportivi e 21 circoli diversi!!!
E tutto questo che cosa si porta via? A parte la giocosità dei nostri figli, la loro fantasia che sviluppano proprio nei momenti di "noia" e di silenzio, tutto questo si porta via anche la possibilità di stare insieme, di invitare un'amica a prendere un the, a fare una merenda, a fare quattro chiacchere... Sono tutte così indaffarate a fare da taxisti a questi figli iperattivi!!!
Eppure mi viene un dubbio: ma siamo noi che desideriamo tutto questo o sono gli altri che ce lo impongono??? E' una sorta di moda a cui non si riesce a sottrarsi quella di far fare ai figli mille attività oppure è una reale esigenza?
Non è bello sentirsi dire "Ma che razza di famiglia siete" solo perchè non abbiamo iscritto il figlio al corso di nuoto, ma francamente, a parte l'arrabbiatura, me ne infischio...
In direzione ostinata e contraria!!!
Francesca
14 commenti:
secondo me siete una famiglia che ha compreso il valore del tempo passato insieme, senza necessariamente riempirlo di "attivita'" definite e guidate dall'esterno. Sono del tutto d'accordo con te.
Ti posso dire che mi hai tolto un peso??? Certe volte riescono a farmi sentire una madre superficiale solo perchè i miei due figli non fanno attività extrascolastiche! Si alzano al mattino alle 6,00 entrano a scuola alle 8,00 ed escono da scuola alle 14,00, intorno alle 15,00 torniamo a casa tranne il martedì e il giovedì perchè rimangono dai nonni e io li vado a riprendere dopo il lavoro,non mi sembra così assurdo che il pomeriggio non abbiano voglia di frequentare altri corsi! Poi, se un giorno avranno voglia organizzeremo qualcosa anche per il pomeriggio ma per ora....
Insomma... io non giudico nessuno e chiederei lo stesso per me e la mia famiglia!
Alberto ha deciso che non vuole fare niente, Enrica farebbe tutto e di piu'. Il nostro ostacolo sono il tempo ed i soldi. Qui, pero', non hanno molti compiti. Scuola dalle 9 alle 3.30, mamma disponibile nel pomeriggio. Hanno un buon equilibrio tra attivita' ed amici. Credo che dipenda da bambino a bambino, ogni genitore sa cosa e' meglio. Giovanni e' contento della scelta? Allora sai che razza di famiglia siete? Siete una famiglia che ci tiene alla serenita' ed alla felicita' dei propri figli! Una bella famiglia!
Ecco. Io vorrei dirti tante cose. Ma filtro la mia indignazione per quanto ho letto. Quanti giudizi gratuiti, inutili, offensivi ti sono stati rivolti per una scelta che AVETE IL DIRITTO di prendere, che è lecita, sacrosanta, nella legge.
Ti abbraccio
Che poi io dico.. ma un bambino non è un robot. Per quale motivo bisogna PER FORZA fargli fare qualcosa, anche se non lo desidera, solo perchè è di moda e il clan delle madri e delle maestre lo vuole?
Lo trovo ridicolo e idiota, nonchè ingiusto per il bambino.
Mi hai fatto venire in mente un vecchio episodio della mia adolescenza. Primi anni del liceo, gita scolastica, non ricordo neanche la meta. Con la mia famiglia ci ritroviamo insieme a tutti gli altri davanti la scuola, di sera, per aspettare i vari pullman. Passano le ore, è quasi notte, cresce il malumore, soprattutto quando si viene a sapere che l'autista è reduce da un'altra gita (!!!) e che probabilmente non è affiancato dall'altro per il cambio. Tutti si incavolano, giurano che non faranno salire i loro figli sull'autobus perchè estremamente pericoloso...insomma alla fine l'unica rimasta a terra sono stata io, mio padre non ne ha voluto sapere di rischiare. Che razza di famiglia siete? Magari semplicemente una con la testa sulle spalle. Io condivido pienamente le tue motivazioni, poi il nuoto è uno sport che in certi casi può diventare estremamente rischioso, quindi perchè rischiare?
Un abbraccio :)
PS: io invece spero di visitare presto Udine, mio marito mi ha detto che è molto bella :)
Ciao, ho scoperto il tuo blog solo da un paio di giorni e l'ho quasi divorato tutto perchè riesci a condividere davvero tanto con chi ti legge; in più di una occasione mi sono ritrovato a ricordare il passato, la mia infanzia, alcune scelte fatte... altre non fatte... insomma mi hai scosso dentro e te ne sono grato.
Tornando al tuo post... che dire.. secondo me tua sorella si è espressa male e voleva solo dire: SIETE UNA FAMIGLIA DI RAZZA! :-) Perchè è questo che esce fuori dal tuo blog... siete una famiglia speciale, in cui ancora si ama, in cui si guidano i propri figli per il loro bene e non per realizzare le proprie passioni. Continuate così.
Roberto
Da quel che ho letto da quando seguo il tuo blog ho potuto capire che sei una madre e una moglie speciale : attenta, amorevole, intelligente, anche sbarazzina - mi sembra di cogliere nelle tue parole, anche quelle che esprimono il dolore più profondo , un lato giovane e fresco che mi incanta. Per quanto riguarda il super carico di impegni dei bambini e dei ragazzi credo fermamente che sia importante, anzi fondamentale, una sosta rigenerativa per il corpo e lo spirito, il cosiddetto tempo libero che diventa ristoro emotivo, un'integrazione fra dovere e piacere come culla germinativa di frutti che matureranno lentamente, secondo i ritmi propri di ciascuno.
Un abbraccio .
Diana
Forza Francesca, avanti tutta!!
Non sai quanto ti capisco e così sono al tuo fianco. Baci Glo
Siete una famiglia normale. Il figlio di mia sorella, fu iscritto a calcio. Ricordo ancora la sua prima partita. Un pulcino che ad un certo punto si mise a sedere per terra a giocare con l'erba. Fu il primo ed ultimo sport "consigliato" dal padre. Ora è un brindellone di 16 anni, non ama gli sport di competizione, gira in bicicletta per divertimento, e ha imparato a nuotare a 7 anni in campeggio con un buon istruttore, ma perchè lo ha deciso lui.
Un bacione.
Questa iperattività forzata dei bambini di oggi mi sembra solo un bell'alibi dei genitori per sbarazzarsi di loro...fai bene a mantenere le tue idee, perchè stressare i bambini con il loro tempo organizzato al minuto, quando si ha del tempo da dedicare loro, che mi pare la cosa più sana e bella?
Un saluto particolare a Roberto e Diana, sperando di risentirvi ancora.
Grazie per tutti i vostri commenti.
E' un periodo che sto abbastanza bene. Mio marito un po' meno ma siamo pieni di speranze.
Siamo in piena ricerca della casa in campagna. Appena so qualcosa ve lo farò sapere subito.
Un bacio a tutti
Francesca
A causa dell'alluvione mi ero persa i tuoi ultimi post.
Sono un'insegnante di scuola primaria. Io non condivido la scelta delle scuole di fare nuoto, ballo sardo, e chi più ne ha più ne metta, durante le ore di lezione. Io mi oppongo sempre a queste iniziative che disperdono l'attenzione dei ragazzi nelle ore in cui la mente è più fresca. Chi vuole lo fa fuori dalla scuola!
Quando si propone qualcosa di extra occorre sempre rispettare le idee e la volontà dei genitori e soprattutto quella dei figli.
La figlia di una mia amica le aveva chiesto: mamma da grande posso scegliere di non fare nuoto?
Lei testarda l'ha fatta frequentare per tanti anni e ora odia le piscine e il nuoto.
Mi rincuora leggere questo tuo intervento.
Anche io sono perfettamente daccordo con te sul fatto che la scuola può organizzare delle attività, ma al di fuori dell'orario di scuola. Il giorno della piscina i bambini sono eccitati e poi stanchissimi. Mi chiedo come possano seguire il resto delle lezioni.
Un bacio
Francesca
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